L’AQUILA – “Andare Oltre il Mediterraneo, costruendo ponti di cooperazione attraverso tavoli di confronto, significa cominciare a costruire un futuro di sviluppo per l’una e l’altra sponda, nella logica del confronto e del fare, insieme”.
Così Sinistra Italiana plaude alla due giorni di incontri che hanno visto la provincia dell’Aquila al centro dell’iniziativa “Oltre il Mediterraneo, prospettive e sfide di un futuro di cooperazione Italia-Marocco”, organizzata a L’Aquila e ad Avezzano dall’associazione seconde generazioni Almoubadara.
“Di particolare interesse c’è l’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Casablanca per la formazione specializzata di braccianti agricoli in Marocco, così da permettere una migrazione di qualità, controllata e necessaria per il nostro Paese, fuori dai canali dello sfruttamento che è un aspetto che spesso, ipocritamente, tendiamo a non sottolineare”, dicono Daniele Licheri, segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo e Fabrizio Giustizieri, Sinistra Italiana L’Aquila.
Proposte concrete possono aiutare a superare le spine del caporalato. Ma non solo, il dialogo genera ricchezza, materiale e immateriale.
“Il Marocco è oggi un paese dinamico, stabile ed aperto ai mercati internazionali con una programmazione economico industriale di lungo periodo; l’Italia è naturalmente legata ai paesi nordafricani in quanto siamo tutti accomunati da quel bacino di cultura e scambi commerciali che è sempre stato il Mediterraneo. Se oggi sono solide le basi di collaborazione tra Italia e Marocco, in primis nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, molto bisogna fare per sviluppare le potenzialità di partenariato al fine di generare ricchezza per entrambi i Paesi – continuano – Fondamentale è da un lato creare una rete che tenga insieme il nostro sistema economico-produttivo e sociale e, dall’altro, stringere una relazione proficua con i corrispondenti soggetti nella terra del Maghreb”.
In questa direzione vanno le iniziative organizzate in questi giorni a L’Aquila ed Avezzano che hanno visto coinvolti sia esponenti della politica, in primis l’ex ministro dell’energia e dello sviluppo marocchino Aziz Rebbah, sia portatori di interesse e rappresentanti delle diverse associazioni di categoria della filiera produttiva locale.
“Ci sono due modi per affrontare il presente: subirlo o trasformarlo a misura nelle nostre migliori aspettative; iniziative come quelle portate avanti dall’associazione seconde generazioni Almoubadara ci raccontano come sia possibile non arrendersi a ciò che c’è ma iniziare a progettare ciò che vogliamo”.