L’AQUILA – “Non c’è alcuna beffa per gli aiuti alla redazione del PUC come denuncia il presidente regionale dell’Uncem, che probabilmente è stato mal consigliato sugli aspetti tecnici della norma. La scelta di finanziare i comuni tra 1500 e 5000 abitanti è basata su una semplice priorità di bisogni al fine di rispettare quanto richiesto dalla nuova legge urbanistica che obbliga, infatti, i comuni con popolazione superiore a 1500 abitanti a redigere un nuovo Piano urbanistico entro 5 anni dall’entrata in vigore della legge stessa, pena il commissariamento.
Per i comuni con popolazione al di sotto dei 1500 abitanti, invece, di fatto non vi è un obbligo imposto dalla norma a redigere un nuovo piano Urbanistico entro i 5 anni, essendo tenuti a fare solo la perimetrazione del territorio urbanizzato entro dicembre del 2025. Da queste semplici considerazioni si evince che i primi comuni che hanno bisogno di un aiuto da parte della Regione sono proprio quelli che superano la soglia dei 1500 abitanti che, quindi, sosterremo per primi, impegnandoci a trovare ulteriori risorse anche per finanziare gli altri comuni, compatibilmente con le disponibilità di bilancio di Regione Abruzzo.
Noto che quando qualcuno si lancia in commenti sulla nuova legge urbanistica di Regione Abruzzo, vuole far passare il messaggio che l’Ente si è svegliato un bel giorno decidendo di imporre una nuova modalità di pianificare per ‘punire’ i comuni, specialmente quelli piccoli, addirittura agitando lo spopolamento dei territori. Nulla di più errato: la Regione ha elaborato una nuova legge urbanistica al fine di fornire uno strumento legislativo attuale in grado di garantire risposte alle nuove esigenze della pianificazione, quali la riduzione del consumo di suolo, la messa in sicurezza dell’intero territorio e la riqualificazione del costruito”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, delegato all’Urbanistica, Nicola Campitelli.