L’AQUILA – “Giovane accoltellato al Castello da una banda di otto tunisini”; “Ancora violenza in centro all’Aquila con due risse tra giovanissimi: un pestaggio al parco del Castello e un regolamento di conti alla Villa comunale; interviene la Polizia”; “Minacce con coltello a Monticchio, lo scorso sabato sera. Le ha rivolte un ventenne marocchino a un connazionale al culmine di una lite”; “Tentata rapina in Viale Duca degli Abruzzi – minacciato con coltelli da sei malviventi”; “Furti di iPhone e t-shirt al Globo, arrestate cinque persone”: Sono i titoli di giornale più recenti, riferiti solo agli ultimi dei gravissimi episodi che si susseguono in città ormai da diversi mesi, e non possiamo che tornare a chiederci e a chiedere a chi la governa: è questa è la città che amiamo? La città che reputiamo “rinata”? La città dove vogliamo far crescere i nostri figli per poi lasciarla loro in eredità?
In questo inizio settimana, l’intera politica cittadina da ambo le parti si è pubblicamente espressa sul tema “sicurezza”, lanciando accuse reciproche e tirando in ballo la politica nazionale, le scelte del passato e le rivendicazioni di partito; a nostro avviso negare ciò che accade quotidianamente in città è il primo passo verso il fallimento, perché non si può intervenire senza prima ammettere l’esistenza di un problema, ma tanto è – così affermano in una nota, i Consiglieri Comunali di “Passo Possibile”, Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni.
A noi, come a tutti, interessa il futuro di questa splendida Città, ma per migliorare occorre avere la padronanza del presente con obiettivi franchi e scevri da retro-pensieri e più che comportamenti di negazione dettata da esigenze di mera propaganda politica-elettorale utile sarebbe ammettere ognuno le proprie responsabilità, lì dove vanno cercate e definite le cause di questo fenomeno socialmente pericoloso ed emotivamente complesso.
In una città territorio, non è tollerabile vivere con il patema d’animo e, considerando la frequenza dei fatti di violenza, non possono che aumentare le ansie e le preoccupazioni soprattutto genitoriali; non possiamo, infatti, ignorare il fatto che i nostri concittadini nutrano ormai da tempo un sentimento di disagio e di inquietudine nel frequentare gli esigui e standardizzati luoghi di socialità che offre la nostra città, financo ad evitarli.
Come gruppo di “Il Passo Possibile” abbiamo affrontato in modo deciso, sia in Commissione che in Consiglio, il tema sicurezza urbana, e non ci fermiamo: abbiamo richiesto e ottenuto l’intervento delle forze dell’ordine e della Vigilanza privata fissa nei parchi giochi cittadini e nelle aree verdi, su tutte Viale Rendina e Zona del Castello, divenuti pericolosamente luoghi di appuntamento per “regolamento di conti” e spaccio, anche di giorno, e con risse pressochè quotidiane. Lo scorso 17 luglio 2024 abbiamo chiesto, e torniamo a sollecitarne la convocazione con estrema urgenza, di riunire congiuntamente la Seconda e la Terza Commissione (Territorio e Sociale) dove audire, tra le altre figure, il Prefetto della Città dell’Aquila, il Questore e gli Assessori competenti per confrontarsi sul tema “Sicurezza” anche alla luce delle stringenti misure di prevenzione annunciate dallo stesso Prefetto. Con l’occasione si vuol conoscere, come più volte annunciato dall’Amministrazione Comunale, lo stato dell’arte e l’attuazione del piano di videosorveglianza, per cui ad oggi risulta ancora inutilizzata gran parte dei cospicui fondi a disposizione, circa 4,2 milioni di euro, sia in centro che nelle frazioni.
A breve andrà in discussione un Odg di nostra iniziativa sull’adozione del ‘controllo di vicinato’, sottoscritto da tutta l’opposizione, con cui consentire una sicurezza partecipata, responsabile e collaborativa dei cittadini con le forze dell’ordine, imprescindibile nella necessità di una solidarietà funzionale ed efficace fra chi vive la città e chi deve garantirne la sicurezza.
Nel costatare come, nell’estate aquilana, la movida, le manifestazioni e gli spettacoli abbiano assorbito la quasi totalità della vita amministrativa, fino ad “anestetizzare” il proliferare di casi di violenza e pericolo per l’ incolumità dei cittadini, con queste nostre iniziative insistiamo a che si mettano in campo efficaci azioni correttive e preventive frutto di una strategia unitaria- concludono i Consiglieri di “Il Passo Possibile”.