L’AQUILA – “Quella demografica è una grande questione italiana ed europea. Nell’area del Cratere, siamo chiamati ad affrontarla con ancora maggiore sollecitudine e organicità nella misura in cui la ricostruzione post terremoto costituisce un’urgenza che impone di sviluppare una visione,”
Lo ha detto Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016, chiudendo i lavori di A Cesare e a Dio, l’evento organizzato dalla Fondazione Magna Carta all’Aquila per discutere di demografia e aree interne.
“Grazie alle risorse del Fondo complementare sisma e Next Appennino stiamo sviluppando una strategia che si basa sulla forte interrelazione tra clima e demografia. Contrastare la crisi demografica è infatti una delle risposte che l’Italia può e deve dare a quelli che sono gli effetti catastrofali della crisi climatica,” prosegue Castelli. “Questo perché le alluvioni e i grandi disastri idraulici sono le conseguenze dirette e indirette dell’abbandono delle aree appenniniche. Quindi mentre favoriamo il ripopolamento degli Appennini, dissuadendo le persone che vogliono andare via dal farlo e favorendo chi vuol tornare, contribuiamo anche a dare una risposta importante a livello italiano alla crisi climatica”
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