PESCARA – Le eccellenze dell’enogastronomia abruzzese, esaltate dalla maestria di sei chef, protagoniste assolute da oggi al 20 novembre, della Settimana della cucina italiana nel mondo, in Bosnia Erzegovina, con tappe a Sarajevo, Banja Luka e Monstar, scandite da cene, degustazioni, show cooking, masterclass, lezioni di tecnica di cucina abruzzese, dal racconto di ciascun prodotto e dell’inimitabile genius loci.
Il prestigioso evento rappresenta una nuova occasione della promozione internazionale del brand Abruzzo, su iniziativa dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, presieduto dal vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, tramite, ancora una volta il braccio operativo dell’Agenzia regionale delle Attività produttive (Arap), a cui l’Ente ha affidato la responsabilità del piano di internazionalizzazione e commercializzazione delle imprese abruzzesi nei mercati mondiali.
La Settimana della cucina italiana nel mondo è organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, in collaborazione con l’Agenzia Ice territorialmente competente e con il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), e rappresenta una delle rassegne più conosciute ed apprezzate dal pubblico bosniaco-erzegovese, strategico anche per la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
“Il brand Abruzzo – commenta il vice presidente Imprudente – sarà protagonista di un evento straordinario che offre un’occasione unica di promozione dei nostri pregiati prodotti enogastronomici su scala internazionale. Oltre a favorire l’esportazione del nostro patrimonio gastronomico, questo evento incoraggia anche il dialogo culturale e culinario tra l’Italia e le altre nazioni coinvolte”.
La missione abruzzese fa seguito a quelle all’Expo di Dubai e a Bruxelles, in Arabia Saudita, ad Helsinki nei paesi scandinavi, a Palma di Maiorca in Spagna la scorsa estate. Ed è in virtù proprio della presenza in queste manifestazioni internazionali che si sono generate una serie di interlocuzioni con le Istituzioni dei Paesi europei, in particolare con l’ambasciata bosniaca, che ha così proposto la partecipazione della Regione Abruzzo, per il tramite di Arap, alla kermesse.
Questi i sei chef che faranno parte della delegazione: Federico Anzelotti, Yuri Corsi, Gianmarco Dell’Armi, Antonio Di Pietro, Mirko Valente e William Zonfa. Tra le strutture che ospiteranno i cuochi, i ristoranti Kibe Mahala, Spazio Gourmet, Margherita e La Tavola, con sede a Sarajevo; il ristorante Kod Brke, di Banja Luka e l’Hotel Buna, nei pressi di Mostar.
Durante la settimana, una selezionata rete di ristoranti offrirà speciali menù italiani e abruzzesi, mentre a Sarajevo, nella serata di apertura, protagonista sarà la “fusione creativa”, con gli chef abruzzesi che prepareranno prelibatezze assieme alla star della cucina bosniaco-erzegovese Miran Karic davanti ad una platea che vedrà anche una rilevante presenza della comunità internazionale. Sempre a Sarajevo, presso l’Istituto Alberghiero il 17 novembre ci sarà la masterclass su “Tecniche di cottura della Cucina Abruzzese”.
“Durante questo periodo – spiega ancora Imprudente – i nostri chef rappresenteranno con orgoglio il brand Abruzzo, esaltando la nostra cultura culinaria e promuovendo la nostra regione ed è essenziale sottolineare anche l’importanza della loro collaborazione con i colleghi bosniaci, creando un connubio che va al di là dei confini, unendo tradizioni e sapori in un’unica esperienza gastronomica”.
Commenta infine Antonio Morgante, direttore generale di Arap Abruzzo: “Portiamo anche in Bosnia Erzegovina il progetto ‘Delicious taste of Abruzzo’ che, da più di un anno, ci sta offrendo la possibilità di far scoprire gli straordinari prodotti della nostra regione al pubblico internazionale, oltre che mettere in contatto i nostri brand con buyers internazionali per rafforzare il sistema locale e penetrare in mercati ricchi e in rapida crescita. Sono già evidenti gli effetti benefici del nostro operato nel tessuto produttivo del nostro territorio, con decine di contratti commerciali firmati ed altri in corso di definizione”.
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