L’AQUILA – Una fattoria didattica, per un giorno allestita nel giardino della scuola dell’infanzia “L’albero dai mille colori” di Paganica, frazione dell’Aquila, con pecore e agnelli, la chioccia e i suoi pulcini, il cagnolina e il coniglio con i loro rispettivi cuccioli, la capretta, l’asino Luciano e il suo carretto, oramai una mascotte del paese. Per la gioia e la possibilità di fare inedite esperienze e nuovi incontri, da parte di bambine e bambini, che si sono anche cimentati nella pigiatura a piedi nudi dell’uva appena raccolta.
L’originale iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio e dall’Istituto comprensivo di Paganica, con l’obiettivo di far scoprire la civiltà agro-silvo-pastorale, che rappresenta un prezioso valore e un capitale da non disperdere, e da conservare anche se in forme nuove, nel futuro prossimo. Una prova generale, e ora l’Asbuc intende estendere il progetto a tutte le scuole materne e primarie del comprensorio, ma con una fattoria didattica di più ampie dimensioni, e per più giorni, allestita nella villa comunale di Paganica.
Spiega il presidente Asbuc Fernando Galletti: “Da anni organizziamo iniziative con le scuole del territorio, ora abbiamo lanciato l’idea della fattoria didattica per così dire a ‘domicilio’. Da un recente test eseguito nelle scuole, è risultato che per tanti bambini il pollo era quello confezionato che si acquista al supermercato, i bastoncini di merluzzo surgelati erano per loro i pesci del mare. E’ importante dunque favorire esperienze dirette con ciò che è naturale, vivo, autentico, e in questo caso con la civiltà delle nostre montagne che per secoli hanno vissuto e prosperato grazie alla terra e ai pascoli, all’agricoltura e alla pastorizia”.
Spiega la responsabile del plesso della scuola dell’infanzia Estella Corbo: “L’iniziativa è parte di un progetto di più ampio respiro, volto a disegnare un percorso di cittadinanza attiva, per prendere contatto con il territorio e la sua cultura materiale, per osservare la realtà con le sue usanze e tradizioni. C’è poi il tema dei cicli naturali, e anche qui dei lavori stagionali, come appunto la vendemmia. L’entusiasmo delle nostre bambine e dei nostri bambini che ha caratterizzato questa giornata, conferma che la strada intrapresa, in collaborazione con l’Asbuc, è quella giusta”.
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