L’AQUILA – “Da mesi il Partito democratico sta portando avanti, insieme alle forze politiche di centrosinistra e alle parti sociali, una battaglia contro la sciagurata riforma del ‘dimensionamento scolastico’ che, raddoppiando la soglia minima di studenti iscritti da 400 a 960 per il mantenimento degli Istituti comprensivi, rischia di trasformarsi in una mannaia sulle scuole delle aree interne italiane, e abruzzesi in particolare, ultimo presidio dello Stato in aree marginali che già sopportano un drammatico spopolamento dovuto all’assenza dei servizi essenziali.
Da mesi il Partito democratico, sul territorio, sta chiedendo una assunzione di responsabilità a Regione e Comune dell’Aquila, invocando con forza almeno una deroga al ‘dimensionamento’ per il cratere 2009, così come concessa al cratere 2016/2017, che non si è voluta chiedere per motivi mai chiariti.
Fino ad oggi, però, non erano arrivate risposte; anzi, la Giunta comunale dell’Aquila, il sindaco Biondi e l’assessora delegata Tursini, hanno continuato a negare, contro l’evidenza dei fatti, che potessero esserci ripercussioni in città e sul cratere 2009, difendendo, a spada tratta, la sciagurata riforma del governo Meloni.”
E’ quanto si legge in una nota diffusa dal PD L’Aquila sulla conferenza tenuta questa mattina sul Dimensionamento Scolastico.
“Almeno fino al Consiglio comunale straordinario dell’11 settembre scorso – si legge ancora nella nota -, chiesto e ottenuto dal Pd e dalle altre forze di opposizione a valle di un lungo percorso di ascolto e confronto con i portatori di interesse – sindacati, sindaci del territorio, dirigenti scolastici, genitori, studenti, associazioni e comitati – auditi nelle Commissioni consiliari competenti; in quella sede, Pierluigi Biondi e Manuela Tursini hanno provato in ogni modo ad evitare l’approvazione dell’ordine del giorno, a prima firma del nostro capogruppo Albano, che chiedeva, appunto, una deroga per il cratere 2009, prima di essere clamorosamente sconfessati dall’aula che ha approvato il provvedimento all’unanimità sulla spinta degli appelli accorati del mondo della scuola.
Ebbene, oggi scopriamo che – all’indomani di quel Consiglio comunale – i senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris e Etelwardo Sigismondi hanno depositato in tutta fretta un emendamento al decreto ‘Asset’ chiedendo proprio la deroga per il cratere 2009 e, così, riconoscendo le nostre ragioni e bocciando, di fatto, l’operato della Regione e del Comune dell’Aquila.
Uno schiaffo a Marco Marsilio, Biondi e Tursini che si è trasformato, però, in un brutto scivolone parlamentare per i senatori di Fratelli d’Italia, se è vero che l’emendamento è stato considerato inammissibile dal loro stesso governo. Prima, la destra abruzzese si è dimostrata poco attenta al problema; poi, l’ha negato con forza. Infine, ha provato a correre ai ripari goffamente, creando un incredibile cortocircuito all’interno della maggioranza di Governo.”
“Basta difese d’ufficio delle politiche di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia“, le parole del capogruppo Pd Stefano Albano; “qui, c’è da difendere il territorio. Il mondo della scuola ha mostrato una grande preoccupazione per i danni che potrebbero derivare dalla riforma se non si dovesse intervenire per tempo. Non possiamo restare a guardare”.
“Il centrodestra – ha proseguito Albano – finalmente si è reso conto dei gravi errori commessi, ha capito che avevamo ragione noi. Meglio tardi che mai. Ora, bisogna proseguire la battaglia fino ad ottenere la deroga per il cratere 2009, come chiediamo da mesi. Noi lo faremo, dentro e fuori il Consiglio comunale e incalzando la Regione, che dovrà ‘calare’ la riforma sui territori”.
Sperando ci sia un cambio di rotta immediato. “È stato un errore della destra aquilana non aver approvato la deroga per il cratere 2009 contestualmente alle deroghe per i crateri 2016/17 e Ischia” ha ribadito la consigliera Stefania Pezzopane. “Un altro errore è negato che fosse necessaria. Ed il terzo errore, dovendo tornare indietro sui propri passi, è stato presentare un emendamento dichiarato dallo stesso governo inammissibile. Ma vi immaginate cosa avrebbe fatto il sindaco Biondi se tutto questo fosse stato fatto da un governo di centrosinistra? Invettive, scioperi della fame, accuse. Ed ora? Silenzio”.
L’emendamento di Liris e Sigismondi “rappresenta una novità politica importante”, le parole del segretario dem Francesco Piacente. “Fino ad ora, governo e parlamentari abruzzesi si erano mostrati sordi alle nostre sollecitazioni; con l’emendamento al decreto ‘Assett’, finalmente accolgono le nostre richieste di deroga per il cratere 2009 riconoscendo che la riforma Meloni è dannosa per le nostre aree interne. Ci aspettiamo che, a questo punto, siano conseguenti: sebbene l’emendamento sia stato bocciato, chiediamo che nel prossimo provvedimento parlamentare utile venga riproposto di concerto con le opposizioni”.
Intanto, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha dichiarato che “il gruppo consiliare del Pd porterà la vicenda all’attenzione del Consiglio regionale, per chiedere alla Giunta Marsilio che si attivi immediatamente per ottenere la deroga per il cratere 2009. Col nuovo corso politico, il Pd – ha proseguito Pietrucci – ha incentrato la sua azione sulla lotta alle disuguaglianze economiche e sociali: in questo senso, le aree interne – mortificate dal meccanismo della ‘misurazione’ dei servizi in base al numero di residenti – sono diventate l’emblema di un Paese sempre più diviso”.
D’altra parte, “il tema della scuola è decisivo per un reale sviluppo socio-economico del territorio”, ha voluto sottolineare il segretario comunale Nello Avellani. “Il tema del dimensionamento si intreccia, inevitabilmente, con quello della mancata ricostruzione dell’edilizia scolastica, il ‘buco nero’ dell’amministrazione Biondi, che è determinante anche per il ridisegno urbanistico dell’Aquila e del suo territorio. Su questo, nelle prossime settimane, ci confronteremo con la città avanzando una nostra proposta”.
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