L’AQUILA – “La scuola che inizia in molte regioni italiane oggi e nei prossimi giorni, ci spinge a una seria e attenta riflessione su cosa solo le piccole grandi scuole dei paesi delle aree montane.”
E’ quanto dichiara Marco Bussone, Presidente Uncem che prosegue “Con gli auguri a Studenti, Docenti, Dirigenti scolastici, famiglie, Uncem vuole procedere con un lavoro di approfondimento con Ministero dell’Istruzione e Indire in primo luogo, e poi con gli Uffici scolastici regionali, per trovare i migliori modelli organizzativi, sperimentare nuove formule, lavorare su edilizia scolastica specifica e modelli educativi che non sono uguali a quelli delle aree urbane. Indire ha fatto un perfetto lavoro su questo fronte e e vi è molta letteratura che vogliamo approfondire con i Sindaci. Serve un tavolo nazionale sulle scuole di montagna. Si continua a perdere popolazione, in Italia si perde dunque popolazione scolastica. Di più nei paesi delle aree rurali e montane. Questo genera riorganizzazioni, spesso sulla base di soli numeri, altalenanti e non sempre con prospettive vere di futuro. Ne abbiamo veramente e urgentemente bisogno, di una riflessione seria e duratura. Un lavoro che Sindaci ed Enti locali devono avere quale elemento portante dei loro mandati amministrativi.”
“L’azione sulla scuola deve superare la retorica del piccolo e bello, bensì basarsi su logiche organizzative e formative peculiari per plessi e istituti, dal nido alla secondaria di secondo grado, specifiche per Alpi e Appennino. Un percorso che Uncem vuole promuovere, proseguendo lavori importantissimi fatti da Indire, grazie alla sensibilità della Presidente Cristina Griego, negli ultimi anni. Buona scuola, buon anno a ciascuno” – conclude Busssone.
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