CAPESTRANO – E’ arrivata alla conclusione la mostra di Simona Bramati con il suo lavoro “Lovers Eyes”. Una mostra che ha fatto registrare un sorprendente successo di pubblico. Sono state moltissime le visite alle opere ma soprattutto è la qualità del dibattito e delle reazioni che ha saputo suscitare a decretarne un impatto molto forte sui visitatori, già a partire dalla sua inaugurazione.
Proprio da questo flusso emotivo e intellettuale che ha mosso la mostra è nata l’idea di far fiorire un ulteriore momento di riflessione. Per il finissage, infatti, da un’idea di Letizia Perticarini, che si occupa della programmazione mostre ed eventi de “la Dama di Capestrano” insieme a Simonetta Caruso, è stato proposto alla pittrice marchigiana, uno sguardo in chiave analitica del suo lavoro che porta avanti dal 2011 sulla violenza sulle donne. Da qui l’idea di coinvolgere la psicanalista junghiana Dott.ssa Giovanna Di Carlo – psicologa clinica e psicoterapeuta a orientamento analitico di effettuare una lettura più approfondita che potesse arrivare all’essenza di questo progetto.
Dice la Di Carlo “L’idea di questo mio piccolo contributo legato all’esposizione delle opere dell’Artista presso la Dama di Capestrano nasce dal riconoscimento, in esse, di una particolare forma di tensione vitale che mi è cara, energia psichica esploratrice rivolta all’interno dell’essere, coraggiosamente protesa al dialogo con le immagini più profonde e ambivalenti che abitano gli abissi del femminile, e non solo. Un po’ come l’artista che dà vita a immagini pittoriche o forme scultoree, o a composizioni musicali, un analista che voglia dirsi tale si pone col paziente come chi fa arte: senza un modello precostituito di cosa debba voler dire quella relazione, quel dialogo, con quella certa soggettività che si pone di fronte a noi”. Una conclusione assolutamente necessaria per un lavoro e una denuncia sempre più attuale che scuote tutti e richiama a responsabilità collettive, soprattutto il genere maschile e il mondo dell’educazione.
Hanno partecipato alla realizzazione di questa mostra la storica dell’arte Antonella Muzi, l’avvocata Simona Giannangeli e il Centro Antiviolenza per le donne della città di L’Aquila che ha patrocinato l’evento. Per l’occasione è stato anche realizzato un catalogo in doppia versione italiano/inglese edito da Ricerche& Redazioni che vuole restare a testimonianza di un progetto che “la Dama di Capestrano” ha sentito e voluto ostinatamente. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Giusi Fonzi che collabora con lo Spazio dalla sua nascita.
Appuntamento a “la Dama di Capestrano” sabato 10 giugno alle ore 18 in Via Aquila 7 a Capestrano, ingresso libero. www.ladamadicapestrano.com – info 3476761404
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