L’AQUILA – Oggi si celebra il World Day for Audiovisual Heritage, la giornata mondiale sugli archivi sonori e audiovisivi promossa dall’Unesco per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salvaguardia di questo patrimonio, così fragile e vulnerabile. Una giornata che sta particolarmente a cuore all’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica”, ente morale dal 1981, che persegue quale obiettivo primario lo studio, la ricerca, la tutela, la conservazione, il restauro, la digitalizzazione, l’archiviazione, la promozione e valorizzazione del proprio patrimonio, accumulato nel corso della sua quarantennale esperienza ed arricchito da importanti donazioni private. Nel 2010 il Coordinamento Scientifico-Culturale favorisce la creazione e l’attività del Centro Archivio Cinematografico, che si costituisce di un rilevante patrimonio di oltre 100.000 pezzi, e l’apertura del MuMAC, Museo dei Mestieri e delle Arti del Cinema. Il 31 gennaio 2018 la Sovrintendenza Archivistica con Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dichiara il Centro Archivio Cinematografico di interesse culturale particolarmente rilevante ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii, apponendo il vincolo di tutela. Si tratta del primo archivio in Italia per tipologia di materiale conservato ad ottenere tale riconoscimento.
L’Istituto è individuato dalla Regione Abruzzo ai sensi della Legge 106/2004 come Deposito Legale Regionale dei documenti audiovisivi, multimediali e sonori di carattere culturale, realizzati nel territorio della Regione Abruzzo che devono essere depositati presso i nostri archivi, rendendoli anche fruibili all’utenza. All’interno del nostro Centro Archivio c’è un’ampia collezione dedicata agli audiovisivi che raccontano e mostrano l’attività della Lanterna Magica in oltre quaranta anni di attività, nonché i tanti grandi maestri del cinema che sono passati nella nostra città dal 1981 ad oggi che hanno lasciato tracce indelebili con convegni, stage e workshop. All’interno della collezione possiamo trovare svariati formati: U-Matic, Betacam, VHS, e MiniDv. Già da tempo è in corso la trascrizione di tutto questo patrimonio per la preservazione e la conservazione. All’interno di questo materiale sono state aggiunte le didascalie (anche tradotte in italiano per quanto riguarda gli audiovisivi in lingua straniera) e l’audiodescrizione affinchè il patrimonio possa essere fruito sia dai non udenti che dai non vedenti. Inoltre, sono sono stati fatti lavori di color correction e miglioramento audio con software appositi. Il fine è la successiva catalogazione all’interno di un database nazionale che possa permettere agli studiosi di usufruire di questo materiale e conoscere le innovazioni tecniche dei grandi maestri come l’autore Piero Trupia, i direttori della fotografia premi Oscar Vittorio Storaro e Nestor Almendros, il montatore Roberto Perpignani, la costumista Nanà Cecchi e molti altri.
Il patrimonio conservato cattura l’attenzione di importanti associazioni, cineteche, cineclub e festival nazionali ed internazionali; ne sono un esempio le recenti collaborazioni con la Cineteca Portuguesa di Lisbona, la Cineteca di Stadtkino Basel in Svizzera, Estacao Cinema e Cultura del Brasile, la Cineteca di Belgrado, il Festival del Cinema Europeo di Lecce, il Napoli Film Festival, la Cineteca del Comune di Rimini, il Festival Beatville – Piumazzo, Modena, il Premio Sergio Amidei di Gorizia, l’Accademia di Francia a Roma, la Cineteca di Bologna, la Cinémathèque Française.
L’attività dell’Istituto, inoltre, pone particolare attenzione alle nuove tecnologie digitali ed alle professioni ad esso collegate per una fruizione all’avanguardia degli audiovisivi con le tecniche in NFT e in Realtà Aumentata utilizzando le piattaforme del Metaverso.
Nello specifico, per quanto riguarda gli NFT l’Istituto Cinematografico dell’Aquila è entrato in questo mondo con la sua prima collezione intitolata “I costumi della Lanterna Magica”, realizzata in collaborazione con Crowducers sul marketplace Foundation. La collezione include 12 NFT di disegni originali dei costumi indossati da Vittorio Gassman e il cast dell’Amleto di William Shakespeare, nella versione italiana del regista Luigi Squarzina del 1952 e da Claudia Cardinale e gli altri protagonisti del film C’era una volta il West di Sergio Leone nel 1968. Gli NFT nel mondo dell’arte hanno portato un cambiamento di paradigma in cui la produzione digitale di opere artistiche e contenuti cinematografici può esprimere il suo massimo valore. La collezione “I costumi della Lanterna Magica” ha lo scopo di diffondere la storia del cinema italiano e riaccendere i riflettori verso il grande pubblico sul nostro patrimonio artistico. La digitalizzazione di questa collezione riguarda la possibilità di emancipazione e declinazione artistica, attraverso un percorso che vede protagonisti gli NFT.
Per quanto riguarda la realtà aumentata La Lanterna Magica, ente primo in Abruzzo, ha allestito su una superficie di 1000 mq con la presenza di 12 videoproiettori con risoluzione 4k e 12 maxi schermi con relativi effetti digitali correlati, una grande mostra digitale immersiva con effetti speciali dedicata all’artista locale Amleto Cencioni. Celebre all’interno dell’esposizione l’opera dedicata alla primavera con mandorli fioriti e la neve in movimento che scende copiosa, riproducendo uno scenario tipico aquilano.
Tutto questo lavoro dell’Istituto Cinematografico avviene in termini di gestione consapevole, innovativa e creativa del proprio patrimonio.
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