L’AQUILA – Ai microfoni di Radio L’Aquila 1 Alberto Orsini, giornalista Rai, ha presentato il nuovo libro “La maschera di Celestino V“, rilettura interattiva del romanzo di Angelo De Nicola uscito nel 2015 che ora i due autori hanno riproposto nell’innovativa formula del libro game.
Il lettore interpreterà il ruolo di Giacomo, agente di un imprecisato servizio segreto che dovrà garantire la sicurezza di Sua Santità venuto all’Aquila per aprire la Porta Santa. Personaggi ed eventi illustrati in questo volume sono di fantasia, ma del tutto verosimili e coerenti con l’ambientazione e i reali avvenimenti.
La prima parte si svolge in Abruzzo, segue una seconda parte più breve e intensa, di pura azione, suddivisa in tre distinte subquest per garantire ampia rigiocabilità, che porterà i personaggi a misurarsi con sconosciute insidie nel monastero intitolato proprio a Celestino V nel cuore dell’Africa.
Il protagonista avrà tempo, risorse e possibilità limitate per risolvere il mistero: queste difficoltà sono rappresentate da un Punteggio di Perdonanza, che scenderà o salirà a secondo delle indicazioni del testo. L’esaurimento dei punti di Perdonanza condurrà alla fine anticipata e negativa dell’avventura: in quel caso, le regole impongono di ricominciare daccapo ma, eccezionalmente, confidando nella Benevolenza di Celestino, verrà permesso di tornare sui propri passi al paragrafo precedente e cambiare la scelta nefasta che ha condotto alla fine.
Un “librogame” investigativo, dunque, un romanzo interattivo dalla trama che cambia a seconda delle scelte del lettore, con sei possibili diversi finali, per vivere una misteriosa avventura ambientata nei giorni della visita del Papa alla Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, immaginata nell’invenzione narrativa di De Nicola già 17 anni fa. Le illustrazioni interne sono di Antonella Rotellini, l’impaginazione di Roberta Guida che ha anche curato la composizione della evocativa copertina.
Alberto Orsini ha evidenziato che “si tratta del primo librogame ambientato all’Aquila, non si rivolge solo ai giovani ma a un pubblico diverso, fuori dalle mura cittadine e dai confini abruzzesi. L’opera si presta senz’altro a un pubblico giovane, che può incoraggiare alla lettura – ha poi aggiunto – ma è godibile anche per adulti; non è un libro enigmistico ma rivolto a tutti, ogni tipo di lettore può arrivare alla fine. Mantiene, del romanzo di Angelo, la fibra divulgativa, c’è rigore storico. Sarà importante diffonderlo a una nuova fascia di pubblico aquilano e non, perché in Italia c’è un mercato importante”.
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