L’AQUILA – Si svolgerà Domenica 31 ottobre alle 14.30 la tavola rotonda “Prove di resilienza: comunità e territori nella costruzione post- sisma”, uno degli ultimi eventi collegati alla sezione “Storia di un minuto” di Comunità Resilienti, Padiglione Italia alla 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato dall’Architetto Alessandro Melis con il sostegno di Benedetta Medas, alla cui realizzazione il GSSI ha collaborato, insieme ad ActionAid, con grande impegno ed entusiasmo.
Alla Tavola rotonda, organizzata da Fabiano Compagnucci ricercatore in Economia applicatadel GSSI parteciperanno: Chiara Caporicci presidente dell’Associazione di Ussita C.A.S.A. (Cosa Accade Se Abitiamo); Monia Guarino, presidente dell’Associazione professionale “Principi Attivi” dedicata alle pratiche partecipative, all’allenamento civico e all’innovazione sociale; Alfredo Mela, professore ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio al Politecnico di Torino e Augusto Ciuffetti, ricercatore e docente di Storia economica e sociale presso la Facoltà di Economia Giorgio Fuà dell’Università Politecnica delle Marche. Per il GSSI interverrà Sara Caramaschi architetto e PostDoc in Social Sciences. Inoltre, sarà il Rettore del Gran Sasso Science Institute, l’astrofisico Eugenio Coccia, a moderare l’incontro incentrato sulle diverse modalità di reazione delle comunità locali ai terremoti distruttivi che hanno colpito l’Italia negli ultimi 12 anni. Una riflessione critica che sottolinea la mancanza di una consapevolezza diffusa del rischio sismico in Italia nonostante il nostro paese sia, fra quelli europei, uno dei più esposti agli eventi tellurici, suggerendo che il basso livello di resilienza nei confronti dei terremoti dipenda anche dalla negazione del loro carattere strutturale unita alle fragilità sociali e territoriali che caratterizzano ampie parti del territorio nazionale. Il rischio sismico, in questa prospettiva, diventa paradigmatico della crescente polarizzazione sociale ed economica e del conseguente aumento delle diseguaglianze a livello territoriale.
Raccontando le esperienze delle diverse comunità, la tavola rotonda mostrerà come gli ultimi tre terremoti verificatisi nel nostro paese abbiano messo in luce differenti capacità di risposta delle popolazioni interessate, capacità che si intrecciano inequivocabilmente con la questione delle aree interne. Convivere con il terremoto necessita l’elaborazione di un progetto collettivo capace di anticipare il futuro, organizzando il presente anche sulla base di una attenta prospettiva storica. Un progetto – cercheranno di dimostrare i partecipanti alla tavola rotonda – che va fondato sulla consapevolezza di sé delle comunità locali, la cui attivazione, oltre ai benefici individuali, realizzi esternalità di tipo comunitario.
La tavola rotonda sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Comunità Resilienti https://www.facebook.com/ItalianPavilion2021.
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