L’AQUILA – È stato ospite negli studi di Radio L’Aquila 1 lo scrittore Stefano Carnicelli, che ha presentato il suo ultimo romanzo Parole invisibili (Tralerighe libri 2019), la storia di una madre e del suo unico figlio affetto da disturbi autistici.
Il romanzo si sviluppa su capitoli scritti in prima persona alternata tra la voce della madre e quella muta ed invisibile del figlio. Frutto di una dolorosa esperienza personale il romanzo si conclude con un’apertura piena di speranza alla vita, un modo per dare sogni, coraggio e speranze a chi vive il dramma dell’autismo.
Dietro la protagonista del romanzo si cela Loredana, cugina dell’autore che nel 2015 scopre di avere un male terribile che la porterà alla morte due anni dopo.
“Fu proprio Loredana a dirmi di non rimettere mano al romanzo e di lasciarlo “aperto” al bene e all’ottimismo. La sua malattia, pertanto, non entra nella narrazione.” racconta Stefano Carnicelli.
Durante il lockdown del 2020 si crea un ponte tra la narrazione del romanzo, tra quelle ultime pagine che non avevano raccontato la fine della storia, e la realtà che è rimasta inespressa. Nasce così il testo per una canzone, musicata ed interpretata da Massimo Germini, storico chitarrista di Roberto Vecchioni, dal titolo Non c’è più tempo. I pensieri di una madre prematuramente scomparsa prendono corpo per raccontare il triste destino subito. La voce è così netta e forte da giungere, attraverso il sogno, al bambino e riaffiorano i ricordi di quando, in assenza di parole, amava sua madre in silenzio, attraverso la dolcezza dei sorrisi. E così il bambino, per difendersi, si affida alla potenza dei sogni e alla complicità del vento a cui consegna le sue “parole invisibili”.
Nel ritornello, poi, si esprime il concetto di un tempo ostile che ha dettato la sua sentenza, un tempo che non concede più i sogni, le gioie, la vita e lascia spazio solo al dolore.
Lascia il tuo commento