L’AQUILA – “All’assemblea al Progetto Case di Sassa c’erano oltre 100 persone, è stata molto partecipata, organizzata dall’Arch. Antonio Perrotti, e con consiglieri comunali e rappresentanti degli inquilini. Ho toccato con mano lo sconcerto, la disperazione, l’umiliazione a cui sono stati sottoposti quei cittadini. Addirittura gli sono stati promessi 500 euro per andare via, siamo arrivati all’uso delle risorse pubbliche per comprare il consenso. Ma siamo impazziti? Mi hanno portato una copia della lettera dell’assessore Colonna inviata alle famiglie, la invierò al Ministero degli Interni ed al Dipartimento Nazionale dei Vigili del fuoco per sapere se a Roma sanno quello che sta accadendo”.
Così Stefania Pezzopane interviene in merito all’assemblea fatta ieri ai Progetti Case di Sassa.
“La Scuola nazionale dei VVF – prosegue – è una grandissima occasione che il Governo Conte ha voluto portare a L’Aquila. Ma come si può affrontare con tanta superficialità e arroganza una così importante decisione del Parlamento e del Governo? La proposta è stata approvata alla Camera in legge di bilancio a dicembre 2020, l’emendamento Gagliardi anche da me firmato è stato approvato con ampio consenso. Noi che abbiamo voluto e votato quell’emendamento e la legge di bilancio in cui è inserito, vogliamo che si realizzi e per bene, non permetteremo al Comune di perdere questa occasione o di manometterla.
Prima di approvare la norma, abbiamo più volte parlato con il Sen Gaetano Quagliarello e con l’ex capo di Gabinetto del Presidente Conte, Dott. Alessandro Goracci per concordare tutta la procedura e la concretizzazione di quella che rischiava di restare solo una ipotesi. Non solo, nel decreto commissari approvato a luglio abbiamo anche inserito l’opera tra quelle commissariate, per accelerare le procedure, ed il Commissario indicato nel decreto è il Dott. Rapisarda Provveditore opere pubbliche. E questo ulteriore atto sta a testimoniare la nostra ferrea volontà a dare questa grande opportunità alla città ed all’intero territorio”.
“E’ una proposta unitaria – aggiunge – che il governo Conte ha condiviso e finanziato con 15 milioni in 3 annualità dal 2021 al 2023. E poi dal 2024 con 1 milione di euro. Vogliamo chiarezza ed una proposta organica da parte dell’Amministrazione Comunale per trovare la migliore soluzione. Ma perchè invece la giunta è partita dal colpire inutilmente i più deboli, perché intimare – con una lettera non supportata da atti amministrativi – di andare via da abitazioni post terremoto in fretta e furia, cacciati fuori come dei ladri? Cosa ci sta sotto? Perché non si affronta insieme il tema della ricostruzione della Caserma dei VVF (12 milioni che attendono di essere utilizzati da anni) con la sede del Corso nazionale per creare un grande polo nazionale?
Non ha senso sfrattare dalle abitazioni 170 famiglie senza una proposta chiara. Perché partire dai più fragili? Ieri una anziana in lacrime mi ha detto che ha fatto già tre traslochi da dopo il terremoto, un’altra mi ha detto che lei vuole tornare a casa sua che è in ricostruzione, le madri con i bambini mi chiedevano perché i bimbi avrebbero dovuto lasciare scuola e amichetti così all’improvviso? Dove il Comune ha deciso di fare la struttura? E’ possibile utilizzare spazi idonei già occupati, per esempio a Sassa la Sercom, o altri spazi già destinati ad attività logistiche? Quale è, se c’è, il progetto organico dell’amministrazione? In quali tempi si realizzerà visto che i finanziamenti sono in 3 annualità? Il Centro di formazione territoriale dell’Aquila del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco concorre, insieme con le altre strutture formative, all’attuazione delle politiche di formazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Come recita l’art 159 bis della Legge di Bilancio 2021. “Con apposita convenzione, da stipulare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge,(gennaio 2021) tra il comune dell’Aquila e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono individuate e messe a disposizione del Centro di formazione territoriale le unità immobiliari di proprietà del comune dell’Aquila, tenendo conto anche del carattere residenziale della struttura formativa medesima”.
La Convenzione non è ancora stata sottoscritta – termina Pezzopane – ed il Comune è già fuori tempo e senza un programma vero. Senza atti amministrativi, eventuali varianti urbanistiche ed altri atti propedeutici l’unica cosa che ha fatto, è stato prendersela con i più deboli e trasformare così una preziosa occasione in una questione sociale. Il Comune sta rischiando, con la sua cattiva amministrazione, di perdere una meravigliosa opportunità. Non lo permetteremo“.
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