L’AQUILA – Due nuovi nati nell’area faunistica del Camoscio appenninico di Lama dei Peligni.
Saltellano tra i ginepri, all’ombra delle mamme che pascolano, e sperimentano le rocce, che saranno il loro rifugio.
Il “camoscio più bello del mondo”, come molti lo definiscono, ha ormai una popolazione stabile in Appennino e la sua più consolidata colonia nel Parco Nazionale della Majella, dove si contano più di 1500 individui.
Lo stato di buona salute della popolazione attuale deriva anche dalle grandi attività di conservazione svolte in passato, e dal captive breeding (allevamento in area faunistica) condotto per anni dai tecnici del Parco a Lama, che ha consentito di rinforzare la popolazione e contribuire alla nascita delle due neo colonie sui Sibillini e sul Sirente.
Due nuovi nati nell'area faunistica del Camoscio appenninico di Lama dei Peligni.
Saltellano tra i ginepri, all'ombra delle mamme che pascolano, e sperimentano le rocce, che saranno il loro rifugio. Il "camoscio più bello del mondo" come molti lo definiscono, ha ormai una popolazione stabile in Appennino e la sua più consolidata colonia nel Parco Nazionale della Majella, dove si contano più di 1500 individui. Lo stato di buona salute della popolazione attuale deriva anche dalle grandi attività di conservazione svolte in passato, e dal captive breeding (allevamento in area faunistica) condotto per anni dai tecnici del Parco qui a Lama, che ha consentito di rinforzare la popolazione e contribuire alla nascita delle due neo colonie sui Sibillini e sul Sirente.Video di Emanuele di Marco / @Majexperience#chamois#rupicapra#wildlifeconservation#wildlifevet#wildliferesearch#conservationmedicine#captivebreeding#captivebreedingprogram#rupicaprapyrenaicaornata#parcomajellamajella#lamadeipeligni#abruzzoitaly#yourabruzzo#igers_abruzzo#majellanationalpark#escursionismoit#camoscioappenninico
Pubblicato da Parco Nazionale della Majella su Martedì 19 maggio 2020
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