L’AQUILA – La città di Parma, che a causa dell’emergenza sanitaria in corso ha dovuto violentemente bloccare il suo programma 2020, avrà la possibilità di recuperare quello che non ha potuto esprimere e pertanto sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021: la richiesta era stata sostenuta dalla città, dalla regione Emilia Romagna e da numerose altre città d’Italia, tra cui L’Aquila, che concorrevano per il titolo ed è stata accolta dal governo con il Decreto Rilancio.
Non sarà quindi L’Aquila Capitale della Cultura nel 2021.
“La città di L’Aquila, con il suo dossier pronto, ha convintamente sostenuto questa decisione finale e si candida per il 2022. La prossima settimana – fa sapere il sindaco del capoluogo abruzzese Pierluigi Biondi – torneremo a riunirci con il gruppo di lavoro per attualizzare il dossier, che annoverava tra i suoi testimonial anche Ezio Bosso, e lo presenteremo entro il 30 giugno, come da scadenza ministeriale”.
“Intanto, proprio dalla nostra città, il 19 maggio 2020, il giorno dopo la ‘riapertura’ dell’Italia, parte un fortissimo segnale: il covid non ha fermato la cultura. Simone Cristicchi e Alessandro Quarta, insieme, daranno vita, all’interno della Basilica di Collemaggio a Ho sognato Celestino: 20 minuti di racconto musicato sul santo Papa che alla nostra città ha donato il primo Giubileo della storia nel 1294″, termina Biondi.
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