L’AQUILA – di Giampaolo Giuliani – Dopo l’attività sismogenetica degli ultimi 2 giorni, proviamo ad analizzare la situazione di ieri che mostra una mitigazione, rispetto alla dinamicità del 27 Aprile. Ieri solo 88 accadimenti, sulla dorsale dell’Appennino centrale, rispetto ai 147 di giovedì.
2 sono i territori ancora particolarmente dinamici sul cratere, quello a Nord, tra Visso e Fiastra e quello a Sud, tra Pizzoli e Campotosto. Abbiamo comunque sempre detto che questo fenomeno che persiste su di un cratere lungo circa 90 km, anche se da mesi, non è pensabile che cessi improvvisamente dall’oggi al domani. Quando si dice che bisogna imparare a convivere con il terremoto, significa proprio questo, vivere delle giornate di calma sismica, magari solo strumentali che quasi nessuno percepisce, e rivivere attimi di panico, con qualche tremore un pò più invadente. Con più calma avremo modo di tornare anche su questo argomento. Per ora, riportiamo i dati osservati ieri sera dalla stazioni di Coppito e Ripa Fagnano, quelli relativi alle variazioni del trend dei flussi del gas Radon. Dopo le anomalie del 26 e del 27 Aprile, rileviamo ieri sera una tendenza ad una leggera diminuzione dei livelli di flusso. Pertanto per le prossime 12 ore, osserveremo ancora repliche sul cratere ed il grado sismico contenuto entro il 3° strumentale. Infine, nella foto a corredo, il drum del sismografo della stazione di Coppito, con la sintesi degli eventi delle ultime 24 ore.