L’AQUILA – di Nando Giammarini – Meglio arrivare alla cima di una montagna con le forze proprie che scalare la vetta coadiuvato da sostegni eterogenei che, per giunta, sono estranei alla coalizione. Un convincimento personale ampiamente condiviso poiché dimostra la realtà dei fatti verificatasi nelle recenti primarie di coalizione per scegliere il candidato Sindaco del Capoluogo di Provincia abruzzese. Tra l’altro, e non a torto, ci sono delle polemiche, anche abbastanza accentuate, in città circa la partecipazione al voto di “truppe camellate”. Ma questo è il gioco e se lo si accetta bisogna rispettarne tutte le regole . Una volta deciso di fare delle primarie aperte a tutti, costoro possono partecipare liberamente esercitando il proprio diritto di voto secondo quanto deciso dai vertici della coalizione. Per scendere nella fredda logica dei numeri la competizione si è chiusa con la vittoria di Di Benedetto con uno scarto di appena 618 voti. Lelio De Santis ha ottenuto 639 voti, Pierpaolo si è fermato a 4596 mentre Americo ne ha ottenuti 5214. Dato davvero importante è stata la grande partecipazione popolare, vera vincitrice di codeste primarie, attestata a 10527 votanti, con 48 schede nulle e 30 bianche. Davvero uno splendido risultato che solo il centro sinistra è in grado di raggiungere. Ora che è stato democraticamente deciso chi sarà il candidato Sindaco tutte le componenti della coalizione – in primis i due avversari di Di Benedetto, Pietrucci e De Santis – debbono fare quadrato, lo hanno pubblicamente dichiarato alla stampa, per conquistare il Comune. Adesso comincia la battaglia vera, quella per le amministrative di giugno; si debbono unire necessariamente le forze per non rischiare di consegnare la città ad una destra frammentaria ed incerta che appena qualche giorno fa sembra aver trovato un candidato Sindaco.
L’onestà politica e intellettuale dei due contendenti sconfitti, è a tutti nota e ne sono certo non farà mancare il proprio decisivo apporto per la riconquista della città dopo l’era Cialente. Una consigliatura indubbiamente difficile, la sua, alle prese con due terremoti e la problematica fase della ricostruzione. Nonostante, com’è normale sia, le tante divisioni anche di origini culturali tra i tre sfidanti esistono, il trait- d’union tra loro è una squadra vera, forte, decisa, combattiva e coesa che, ne sono certo, lavorerà per il bene della città delle 99 cannelle e credo supererà eventuali divisioni partendo dal programma. Come dire non ci sono stati né vincitori né vinti. Pietrucci ha pagato, sembra strano a dirlo ma è così, lo scotto di essere uno dei consiglieri regionali più attivi ed operosi per cui la gente non lo ha votato nel timore che si dimettesse ed al suo posto fosse entrato il marsicano D’amico. Questo è convincimento ampiamente condiviso di tanti cittadini e di tanti politici cittadini nelle loro dichiarazioni rilasciate a caldo. In definitiva, anche se può essere una misera consolazione, Pietrucci ha avuto un risultato eccezionale anche rapportato alle preferenze prese in città nel 2014 e che sono state ampiamente superate. Un valore unico, appassionato, disinteressato. Bella la prima dichiarazione rilasciata dal Consigliere regionale penalizzato dal suo ruolo: ”Auguri a Di Benedetto, ribadisco la mia ovvia disponibilità alla collaborazione per il bene della città che chiede rinnovamento e il rinnovamento dipende innanzitutto dall’autonomia delle scelte e del giudizio. Il mio appoggio passa da queste strade che considero obbligate, perché è questo che emerge da questo voto.
Insieme possiamo scrivere una bella pagina per la nostra città. Non sprechiamo questa occasione!!! Resto il leone di sempre, disposto ad abbandonare posizioni di rendita, pronto a metterci la faccia, il cuore, a generare passioni e a combattere per la città e il rinnovamento dipende innanzitutto dall’autonomia delle scelte e del giudizio. Il mio appoggio passa da queste strade che considero obbligate, perché è questo che emerge da questo voto. Insieme possiamo scrivere una bella pagina per la nostra città. Non sprechiamo questa occasione!! Resto il leone di sempre, disposto ad abbandonare posizioni di rendita, pronto a metterci la faccia, il cuore, a generare passioni e a combattere per la città”. Mai dichiarazione d’impegno di unità intenti e vedute fu più bella… Complimenti consigliere!!! Ora al lavoro per conquistare il Comune.