L’AQUILA – Sulla vicenda dei canoni di compartecipazione per gli alloggi del progetto Case e per i Map che devono versare anche coloro che hanno un reddito Isee inferiore ai 7 mila euro, interviene Corrado Ruggeri, segretario comunale di L’Aquila Citta’ Aperta. “Il sindaco, prima di incolpare tutto il mondo, come ha fatto fino ad oggi, reciti piuttosto un mea culpa, chieda scusa ai suoi concittadini e la smetta una volta per tutte di dire stupidaggini, bugie, e, come si dice a L’Aquila – afferma Ruggeri – di rigirare la pizza. Il Comune – rileva il segretario di L’Aquila Citta’ Aperta – seguita ad inviare delle bollette ‘pazze’, ma come al solito la colpa e’ sempre degli altri. Dopo il sisma e la realizzazione dei progetti C.A.S.E. e MAP il Comune sottoscrive un contratto con gli affittuari in cui e’ previsto che, a coloro che hanno un reddito Isee inferiore ai 7 mila euro l’anno, verra’ applicato un canone agevolato di locazione di circa 15 euro al mese. Dopo qualche anno la Giunta comunale, decide che entro il primo giugno 2015 bisognava che gli stessi inviassero al comune l’aggiornamento Isee. Sin qui tutto normale – osserva Ruggeri -. Non un dirigente, non un funzionario ne’ l’assessore o il sindaco si pongono il problema di avvisare gli interessati. Nessuna comunicazione a nessun inquilino (con i quali, ripeto, il Comune aveva stipulato relativo contratto) ne’ della scadenza dei termini di presentazione dell’aggiornamento, ne’ delle ‘sanzioni’ a cui andrebbero incontro, ne’ della data di scadenza dei termini (primo giugno 2015). Pertanto non si e’ provveduto ne’ ad avvisare direttamente i soggetti interessati, che sono meno di 300, ne’ tantomeno ad affiggere nei 19 progetti CASE un avviso pubblico. Il Comune pero’ provvede puntualmente, ad inviare agli stessi (quindi aveva nomi, cognomi ed indirizzi e soldi per la spedizione) lettera raccomandata con ingiunzione di pagare per i mesi di giugno – luglio – agosto la somma di 887 euro. Alla sacrosanta protesta degli inquilini – ricorda Ruggeri – il sindaco risponde che essi peccano di scarsa attenzione, di sottovalutazione, che non comprendono che le regole vanno rispettate. Termina il suo intervento affermando che non si puo’ pretendere che al mattino si porti loro anche il caffe’. Ora e’ fin troppo facile ricordare al sindaco che 3 anni fa, in vista delle elezioni Comunali pensava ad avvisare ed a promettere mari e monti ai suoi concittadini che poco dopo dovevano esprimere il voto. Allora la comunicazione forse non costava, o il fine giustifica i mezzi?. A pensar male si fa peccato, ma, come diceva il buon Andreotti, spesso ci si azzecca. E poi il sindaco non scarichi sull’assessore al bilancio De Santis la difficolta’ di trovare i soldi per inviare 300 lettere. In un bilancio annuale di milioni di euro tutti i problemi sono 300 francobolli o un centinaio di manifesti da affiggere ai progetti C.A.S.E.?. Il grande Toto’ avrebbe detto Bazzecole, quisquilie, pinzellacchere. Bene hanno fatto i consiglieri Comunali dell’Idv (Durante e De Nicola) a chiedere il ritiro del provvedimento. Il sindaco – conclude Ruggeri – si assuma le responsabilita’ che come sempre sono sue, soltanto sue”.