L’AQUILA: – Va in scena al Parco delle Arti di Monticchio, L’Aquila, per la Stagione Teatrale Aquilana,mercoledì 15 aprile ore 21,00, giovedì 16 aprile ore 17,30 e ore 21,00 e venerdì 17 aprile ore 17,30,COCK di Mike Bartlett, regia Silvio Peroni con Fabrizio Falco, Jacopo Venturiero, Angelica Leo e la partecipazione di Enrico Di Troia.
Cock è stato messo in scena la prima volta nel novembre 2009 al Royal Court Theatre di Londra, nel 2010 è stato premiato con l’Olivier Award.
La pièce di Mike Bartlett presenta uno sguardo candido e scanzonato sulla sessualità di un uomo e sulle difficoltà che emergono quando questi improvvisamente si rende conto di dover affrontare una scelta. Cock esamina la natura ambivalente delle emozioni, dei sentimenti, delle relazioni, e il conflitto fondamentale tra naturalità e possibilità di scelta.
Spogliando la scena di qualsiasi elemento descrittivo, la regia si concentra sul dialogo incalzante e provocatorio dei personaggi, mettendo in luce questioni e conflitti sociali, di classe, di genere e tra diverse generazioni. Quello che interessa non è la tormentata bisessualità che fa da sfondo al dramma, quanto l’indecisione paralizzante che deriva dal non sapere chi si è veramente; ironia della sorte, il protagonista John, è l’unico personaggio ad avere un nome, ma è la sua mancanza di identità precisa a mandare tutti in testacoda: il risultato è dolorosamente forte e molto spesso comico.
“L’idea del testo – spiega il regista Silvio Peroni – nasce perché io amo lavorare sempre con la drammaturgia contemporanea anglofona, inglese e americana. Ho già realizzato lavori teatrali con Isabella Ragonese, con Elio Germano, Alessandro Tiberi, adesso, mantenendomi sempre nell’ambito della drammaturgia contemporanea e affrontando altri tipi di testi. Amo molto il modo anglosassone di affrontare testi di drammaturgia perché in essi c’è un modo chiaro nel riconoscere e osservare il mondo in cui vivono gli attori, mantenendo schemi classici della commedia e della tragedia, schemi, come in Cock, composti anche da tre personaggi: lui, lui e l’altra. I testi drammaturgici vedono, quindi, un linguaggio che diventa odierno, come se l’autore fosse abituato a stare nei meandri della città, a sporcarsi le mani tra la gente. Gli autori anglofoni di drammaturgia non sono altezzosi e non descrivono il mondo dall’alto, ma entrano in esso e lo descrivono. Com’e nata l’idea di Cock? Devo precisare che non tutto quello che leggo debba piacermi per forza: mi appassiona la drammaturgia generale. Il testo su cui ho lavorato ha visto diversi stadi, non piegandosi a parlare solo dell’indecisione del personaggio, della sua bisessualità, di indecisione sessuale. Il testo pone la questione e l’argomento dell’identità, ossia come la società che ci circonda ci vuole identificare. Il problema dell’identità si pone ed è più importante della discussione sull’indecisione sessuale. Questa parte è quella che più mi ha colpito del testo, testo che ho avuto tramite un’amica e che ho tenuto nel cassetto per due anni e mezzo prima di partorirlo. È stata una genesi molto lunga”.
Biglietto intero 15.00 euro, ridotto 10.00 euro. Per informazionI: Botteghino TSA 0862 410956 / 348 5247096