L’AQUILA: – Krzysztof Penderecki, uno dei massimi compositori viventi sara’, nella doppia veste di direttore di d’orchestra e compositore, alla guida dei Solisti Aquilani con Massimo Mercelli al flauto e Michele Marco Rossi al violoncello per l’omaggio alla citta’ nel sesto anniversario del sisma. L’evento si terra’ il 9 aprile all’Auditorium del Parco, con inizio alle ore 18. La sua sperimentazione sonora destava e desta tuttora scalpore. Viene considerato il musicista di riferimento dell’avanguardia polacca e fra le varie etichette gli e’ stata assegnata anche quella di “classico postmoderno”. Penderecki e’ uno dei pochi compositori di musica contemporanea il cui nome sia giunto con successo anche presso il grande pubblico grazie all’utilizzo di alcune sue composizioni in due celebri film: The Exorcist, di William Friedkin, e in Shining di Stanley Kubrick. “Ho passato dei decenni alla ricerca e alla scoperta di suoni nuovi. Allo stesso tempo, ho studiato attentamente le forme, gli stili e le armonie di epoche del passato. Ho continuato l’adesione ad entrambi i principi. La mia produzione attuale e’ una sintesi”. Con queste parole Krzysztof Penderecki riassume oltre 50 anni di attivita’. “Mi sto avvicinando sempre piu’ spesso alla musica da camera: mi sono reso conto che si puo’ dire di piu’, con quella voce sommessa e con quel suono concentrato di tre o quattro strumenti. Ritirarmi in questa privatezza musicale e’ una sorta di reazione al nostro fin de siecle, a quell’accelerazione dell’orologio della storia e a quella confusione disordinata di valori che oggi caratterizza la cultura, l’etica e la politica”. Ed eccoci, allora, alla musica da camera con il primo brano in cartellone, Adagietto from Paradise Lost – una Sacra Rappresentazione del 1976 – della quale si ascolta pero’ una versione per flauto e orchestra d’archi. A seguire la Sinfonietta n. 2 per flauto e orchestra d’archi, una rielaborazione dell’originale per clarinetto ed archi del 1994, eseguita per la prima volta nel 2006 e la Ciaccona per archi, composizione dedicata a Giovanni Paolo II a cui il compositore e’ stato personalmente molto legato.