L’AQUILA: – Con Deliberazione n. 243 del 28 marzo 2015, la Giunta regionale ha approvato l’assegnazione, al solo Ente d’Ambito Sociale n. 35 “Maiella Morrone”, di una somma complessiva di euro 300mila per il progetto di “rifunzionalizzazione organizzativa e gestionale del sistema di produzione ed erogazione dei servizi sociali dell’Ambito Sociale” che dovrà essere, successivamente, oggetto di specifica convenzione contenente il cronoprogramma, gli indicatori e il piano economico dettagliato delle spese. E’ bene rammentare che il Piano Sociale Regionale attualmente in vigore prevede, per le cosiddette “azioni di sistema”, un atto di indirizzo della Giunta che stabilisca criteri e modalità di erogazione validi per tutto il territorio regionale, al fine di evitare una scelta discrezionale dell’assessore di turno. L’attuale Governo regionale ha ritenuto prioritario, a quanto pare, distrarre euro 300.000 dal fondo con il quale vengono finanziati tutti gli ambiti sociali d’Abruzzo per finalizzarli ad un fumoso ed inconsistente progetto (sprovvisto persino di un dettagliato cronoprogramma e un piano economico che vada effettivamente ad individuare come saranno utilizzate queste risorse) presentato dalla comunità montana “Montagna Pescarese” giustificandolo come “Azione di sistema” previsto da Piano Sociale regionale. È solo il caso di sottolineare che le azioni di sistema previste dal Piano Sociale Regionale 2011-2013 vertono esclusivamente su:
– la comunicazione sociale e il diritto di informazione;
– i percorsi per la pianificazione locale dei servizi socio-assistenziali;
Non si riesce a rinvenire quale attinenza abbia con le “azioni di sistema” il progetto finanziato e non si comprende l’opportunità di una tale scelta, anche dopo ripetuta lettura della delibera in oggetto. Pare evidente che l’atto assomigli ad un contributo mascherato, finalizzato goffamente a finanziare una società di un ente pubblico che avrebbe dovuto essere liquidata da anni, visto che la comunità montana “Maiella Morrone” è stata cessata dalla Regione Abruzzo nel lontano 2010 con Decreto n. 89 del 2 agosto 2010, confluendo insieme alla Comunità Vestina nella Comunità Montagna Pescarese, a sua volta soppressa con Decreto n. 82 dell’11.11.2013. Riteniamo particolarmente inopportuno distrarre fondi, già esigui, destinati a tutto il territorio regionale per indirizzarli esclusivamente al finanziamento di un singolo ambito sociale. Sarebbe stato, a nostro giudizio, più corretto un contributo diretto alla Comunità Montana effettuato con una variazione di bilancio piuttosto che uno schiaffo alle necessità sociali di tutto il territorio regionale. A questo punto, le domande che saranno anche oggetto di apposita interpellanza sono:
– Perché finanziare solo uno tra i 35 Enti di Ambito Sociale abruzzesi, nonostante le note difficoltà economiche presenti su tutto il territorio regionale nella gestione dei Servizi Sociali ?
– Perché utilizzare le presunte “Azioni di Sistema” senza che vi sia coerenza tra un progetto inesistente e la disciplina del Piano Sociale Regionale ?
– E, soprattutto, è opportuno finanziare un progetto che preveda una non meglio specificata sperimentazione di una “rifunzionalizzazione” dei servizi sociali di un ente già in liquidazione? E come sono stati quantificati i costi del progetto in euro 300mila ?
Sarà bene che il Consiglio regionale possa ricevere adeguate risposte a questi interrogativi».