SULMONA (AQ): – Domenica 15 marzo, nella suggestiva cornice del teatro comunale “Caniglia” di Sulmona, la Banda dell’Arma dei Carabinieri si è esibita, con la presenza di quasi 100 maestri d’orchestra e alla presenza di autorità locali e Provinciali, del Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo Generale di Brigata Claudio Quarta e del Comandante Provinciale dei Carabinieri di L’Aquila Colonnello Giuseppe Donnarumma, in un concerto durato più di due ore. L’evento, organizzato dalla “Camerata musicale Sulmonese”, ha fatto registrare il tutto esaurito già nella prevendita dei biglietti con la presenza di quasi 800 persone. Variegato il repertorio eseguito: da “La forza del destino” di G. Verdi alla “Ouverture Solennelle 1812” di Ciaikovsky per poi eseguire “Waltz nr.2” di Shostakovic, “Le fontane di Roma” e “I pini di Roma” di Respighi, “Aida” di G. Verdi e, per concludere, “La Fedelissima”, marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri e l’inno Nazionale “Il Canto degli Italiani” di Novaro. Al termine del programma, pocanzi menzionato, il maestro Direttore della Banda, Tenente Colonnello Massimo Martinelli, ha concesso alcuni fuori programma come “Il Piave” ed il “Nabucco”. Ulteriore esibizione non prevista quella che ha visto protagonista, quale solista sassofonista, il direttore artistico della “Camerata musicale Sulmonese” Gaetano Di Bacco che ha accompagnato la superba performance della Banda dell’Arma.
Al termine sono state consegnate, nelle mani del Generale Claudio Quarta, del maestro Direttore Tenete Colonnello Massimo Martinelli, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Sulmona Capitano Francesco Nacca e del Presidente della Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sulmona Maresciallo Aiutante Gaetano Palumbo, targhe ricordo dell’evento da parte del Sindaco di Sulmona, Dottor Giuseppe Ranalli, e dal vice presidente della fondazione “Carispaq”, Domenico Taglieri i quali, nella circostanza, hanno tributato all’Arma dei Carabinieri sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto tutti i giorni sul territorio Peligno e per l’abnegazione dimostrata nel garantire legalità nei Comuni, anche i più piccoli, del circondario.