CHIETI – “In queste ore si inizia a parlare finalmente del congresso del Partito democratico Abruzzo che si terra’ domenica primo marzo e al quale potranno votare tutti, anche i non iscritti al Pd”. Esordisce cosi’ una nota di Alessandro Marzoli, vice presidente del Consiglio comunale di Chieti e candidato segretario regionale del Pd. “La mia candidatura – afferma – era stata ingiustamente esclusa e poi riammessa dopo la pronuncia della Commissione Nazionale di Garanzia che ha definito la delibera regionale di esclusione ‘manifestamente infondata’, lasciando pero’ solo poche ore per compilare le liste e pochissimi giorni per far conoscere in Abruzzo la nostra idea di partito. Ma questo ci spinge solo a correre piu’ forte. Per noi il Pd Abruzzo deve essere piu’ aperto ed inclusivo e non vivere la diversita’ di idee come fonte di fastidio o preoccupazione, ma come punto di forza per costruire un comunita’ partito che sia davvero rappresentativa di un’ampia fascia della popolazione, come avvenuto a livello nazionale con il Pd a guida Matteo Renzi. Per questa ragione – dice Marzoli – ritengo un grave errore prevedere l’obbligo di pagare 2 euro al momento della votazione di domenica, in quanto in un momento di congiuntura economica difficile per tutte le famiglie ci deve essere attenzione massima alla volonta’ di partecipazione, senza richieste di spesa ai cittadini. I costi per le sedi e il materiale possono essere tranquillamente sostenuti con i versamenti volontari che molti elettori alle primarie vorranno fare, ma assolutamente non e’ il caso di chiedere soldi a chi sceglie di sostenere il Partito democratico abruzzese che a partire dal primo marzo iniziera’ una nuova avventura. Questo anche alla luce del fatto che non ci saranno costi di personale, dal momento che nel Pd ci sono tantissimi volontari che con grande generosita’ saranno nei seggi dalle 8 alle 20 per consentire quello che auspichiamo diventi un bel momento di partecipazione nella nostra regione. Chiediamo, infine – conclude il candidato alla segreteria regionale Pd – che sia possibile votare anche in un seggio diverso da quello di residenza per non impedire a simpatizzanti fuori sede di poter esprimere il proprio voto domenica se non si trovano nella loro citta’ per motivi di studio o di lavoro”.