TERNI: – 800 euro l’anno spese in slot machine e videolottery. Umbria cuore pulsante del gambling
Non solo turismo verde e borghi antichi. Il cuore pulsante dell’Italia è una delle regioni in cui la passione per il gioco d’azzardo è veramente al top delle preferenze dei residenti e degli appassionati del settore. Lo confermano dati e numeri forniti dal sito slotmachinereport.com, che ha recentemente compiuto uno studio approfondito sul mondo delle new slot e vlt in Italia.
Un giocatore medio umbro investe oltre 800 euro all’anno in slot machine e video-lottery, un dato elevatissimo se viene proporzionato alla dimensione areali della regione e al numero di abitanti, ma compensato anche dai ricchi conto correnti dei turisti che vi soggiornano per lunghi periodi durante l’anno.
Ma la passione degli umbri per il gambling non si limita solo alle new slot. Lotterie e scommesse sportive hanno registrato numeri positivi, con un bilancio totale superiore ai 230 euro e tra i più alti in tutto il paese. Decisamente negativi i risultati ottenuti da Bingo, Lotterie e Superenalotto.
L’hot spot del gioco d’azzardo in Umbria è la città di Terni, che è entrata di diritto sia nella top ten italiana del numero di gamblers, che in quella della densità di minì-casino.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata, invece, dalla crescita nel numero di casi patologici, ovvero di giocatori soggetti a ludopatia. Le associazioni no slot e il lavoro di pressione esercitata da alcuni esponenti politici locali, hanno portato la giunta regionale all’emanazione di una legge per il contrasto al gioco d’azzardo legale, che prevede il rispetto di una distanza di almeno 500 metri di un dispositivo dalle scuole, centri per anziani e altre strutture vulnerabili: sono previste sanzioni pesantissime da 5 mila a 15 mila euro, nonché chiusura delle sale da gioco o sigilli agli apparecchi per chi non rispettasse queste misure.