L’AQUILA: di Nando Giammarini – Una dura reazione ha provocato recentemente tra i residenti dell’Alta Valle dell’Aterno la notizia della firma da parte del Sindaco di Cagnano Amiterno, Donato Circi, del protocollo d’intesa dalla Giunta regionale con delibera n. 732 del 11 Novembre 2014 secondo cui la SACCI vuole tornare a bruciare i rifiuti nell’impianto di Cagnano Amiterno. In un comunicato i Consiglieri Comunali di Opposizione: Iside Di Martino, Berardino Romano, Leda Di Nicola e Fulvio D’Alessandro precisano:” Tutto è stato fatto da parte dell’Amministrazione Comunale, in spregio a qualsiasi cautela e trasparenza, non informando i cittadini, tra i primi quelli delle frazioni di S.Giovanni, S.Pelino e Corruccioni, i Sindaci dei Comuni di Barete e Pizzoli che sono nell’area di ricaduta delle polveri e neppure il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto essere informato di quanto si stava facendo”. Analoga perplessità è stata manifestata dal vicinissimo Comune di Montereale che si è detto pronto alla mobilitazione. In seguito a questa dura e sacrosanta presa di posizione, poiché il diritto alla salute è l’unico bene supremo che non si baratta con niente e con nessuno in un momento in cui la nuova Giunta scaturita dalle consultazioni dello scorso maggio si è dichiarata totalmente contraria alla centrale biomasse, la Regione si è affrettata a comunicare di essere pronta e disponibile a rivedere l’accordo e tornare indietro nel caso fosse necessario. Abbiamo sentito il Consigliere regionale del PD, Pierpaolo Pietrucci, rappresentante dell’Alta Valle dell’Aterno il quale molto arrabbiato, è prontamente intervenuto in questa assurda vicenda, ci ha comunicato di aver interessato immediatamente l’assessore all’Ambiente Mario Gatti e lo stesso vice presidente della Regione Abruzzo , Giovanni Lolli, che a loro volta gli hanno assicurato di aver dato mandato ai funzionari del Settore Rifiuti della Regione, nominati recentemente, di riconsiderare i termini del protocollo, raccogliendo e recependo proposte e suggerimenti sollecitati dalla comunità locale e se necessario ornare indietro rispetto alle posizioni precedentemente assunte. Su quelle che sono le tematiche ambientali non si scherza, bisogna attenersi rigorosamente a quelle che sono le disposizioni legislative nazionali e comunitarie nel totale rispetto delle condizioni di vita e di lavoro delle genti che vivono i territori interessati. Il consigliere Pierpaolo Pietrucci in un vibrante comunicato su facebook ha affermato:”Una decisione che – come detto – ha scatenato polemiche tra i cittadini, e non solo. Giù le mani dall’Alto Aterno. É ora di finirla con le trappole di qualche funzionario della Regione, la Giunta rimedi subito, senza se e senza ma”. Analoga dura presa di presa di posizione , in difesa del territorio, c’è stata da parte dell’assessore alla ricostruzione dell’Aquila Pietro di Stefano per 14 anni Sindaco di Cagnano. di In attesa dell’evolversi della situazione i cittadini dell’Alta Valle dell’Aterno sono pronti alla mobilitazione. Auguriamoci non sia necessaria.