
L’AQUILA: – “Mi sorprende l’attacco ingiustificato della senatrice Pezzopane, per la quale la mia colpa sarebbe quella di essermi lamentato per i risultati ottenuti in Commissione di Bilancio al Senato sugli emendamenti proposti al Comune nella legge 2015, da me ritenuti positivi ma incompleti ed insufficienti rispetto alle esigenze rappresentate”. Lo afferma Lelio De Santis, assessore comunale alle finanze.
“A domanda – spiega De Santis – ho riportato i dati ed i risultati ottenuti, dando esplicito merito alla senatrice Pezzopane per l’impegno profuso e ricordando l’esito negativo della azione alla Camera dei Deputati degli emendamenti. Non sono abituato a lamentarmi ma ad esprimere giudizi oggettivi sulla base di dati e non di convenienze politiche. Pertanto insieme agli emendamenti approvati e riferiti allo smaltimento delle macerie, alla assistenza tecnica, ai precari ed all’esenzione della TASI 2015, ho dovuto constatare ed evidenziare che ne sono rimasti altri irrisolti – e questo non è un problema dell’assessore al bilancio, ma del Comune e della città dell’Aquila. Essi sono la decurtazione del Fondo Straordinario per minori entrate e maggiori spese di 7,5 milioni (si passa da 24,5 milioni a 17); il fondo di solidarietà con la riduzione di 2 milioni; il patto di stabilità che va calcolato senza includere i trasferimenti da sisma“.
“Con queste criticità – aggiunge l’assessore – il Comune non è in grado di fare il bilancio preventivo 2015 e rischia il conseguente dissesto finanziario o lo scioglimento del Consiglio comunale. Non sono abituato a cercare colpevoli o a ribaltare i fatti, l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco in testa che ha tenuto i rapporti con Governo, Parlamento e senatrice in particolare, ed hanno prodotto per tempo, sempre e con dovizia di dati, tutte le richieste e gli emendamenti. Siccome sono un ottimista confidavo e confido che i problemi insoluti si possano risolvere con i prossimi provvedimenti legislativi, con l’impegno di tutti, a cominciare dalla senatrice Stefania Pezzopane. Nessuno, però, può pensare che non si possano esprimere critiche costruttive o che non si debba alzare la voce per farsi ascoltare di più da Governo e Parlamento, magari per non disturbare il capo di turno, soprattutto quando una città vive una condizione drammatica sul piano sociale ed economico”.
“Bisogna dire le cose con realismo, proprio perché siamo a L’Aquila e non su Scherzi a parte!”, termina Lelio De Santis.