L’AQUILA: – Dal 19 dicembre nella sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema (Via Rocco Carabba, 2 L’Aquila) sarà possibile visitare, con ingresso libero, l’installazione L’Aquila, frammenti di memoria. Si tratta di un percorso multimediale, testi, fotografie, registrazioni sonore, video, risultato del lavoro svolto dagli allievi del Corso di base di Reportage Audiovisivo. L’allestimento si compone di una selezione di realizzazioni degli studenti che, da settembre a dicembre 2014, hanno lavorato in un’azione di ricerca sulla città dell’Aquila.
L’apertura al pubblico dell’installazione si è svolta alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni locali e della Scuola Nazionale di Cinema, Stefano Rulli (presidente), Marcello Foti (direttore) Caterina D’Amico (preside) e Daniele Segre (direttore didattico). Quest’ultimo ha accompagnato gli allievi nel percorso formativo insieme agli altri docenti: Goffredo Fofi, Walter Cavalieri, Lorenzo Pavolini, Luciana Castellina, Massimo Casacchia, Mario Dondero, Giuliana Sgrena, Tano D’Amico, Alessandro Leogrande, Doriana Valente, Luca Bigazzi, Massimo Raffaeli, Roberto Perpignani e al sindaco della città dell’Aquila Massimo Cialente.
L’installazione è composta dalle sezioni: Mostra di fotografie e testi, Dark Room per l’ascolto dei reportage radiofonici, proiezioni video.
Gli allievi che hanno frequentato il Corso di base di Reportage Audiovisivo sono: Eva Bearzatti, Manuel De Pandis, Fabio Fusillo, Eleonora Gasparotto, Aleksandre Khomasuridze, Flaminio Muccio, Chiara Napoli, Giorgio Santise, Giovanni Soria, Giovanni Sfarra.
La sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema con l’installazione multimediale L’Aquila, frammenti di memoria presenta i risultati del lavoro svolto nel Corso di base di Reportage Audiovisivo (settembre/dicembre 2014) con la direzione didattica affidata a Daniele Segre.
Gli allievi del Corso di base di Reportage Audiovisivo hanno affrontato un’azione di ricerca
sulla città dell’Aquila. Il tema scelto è la “memoria”, intesa come tensione emotiva e intellettuale di chi, avendo vissuto il terremoto ed essendo testimone quotidiano della sua eredità, vuole mantenere un legame con la propria identità, frammentata dalla “deflagrazione” spaziale e relazionale innescata dal sisma del 6 aprile 2009. Le fotografie, gli scritti, i reportage radiofonici e i video presentati nell’installazione restituiscono i risultati di questo punto di vista su una situazione che, sebbene abbia avuto una sua dinamicità, per molti versi appare immutata, in particolare in quei luoghi rimasti ai margini dello svolgersi della vita quotidiana.
L’Aquila, negli ultimi anni, ha fatto esperienza di molte iniziative e riflessioni sul tema della
memoria e sulla ricerca delle sue tracce, attraverso vari linguaggi e strumenti.
L’installazione L’Aquila, frammenti di memoria vuole aggiungere il suo contributo di speranza per la futura riappropriazione di luoghi, spazi ed emozioni, senza però nascondere le difficoltà con cui, dal 2009, la città si è dovuta misurare.
Lo sguardo però è rivolto verso il futuro, possibile solo se si comprende a fondo la situazione attuale; gli allievi della Scuola Nazionale di Cinema hanno compiuto questo primo passo di conoscenza di un territorio con il quale si confronteranno nei prossimi anni.
L’installazione è aperta al pubblico e agli Istituti di istruzione superiore per favorire una migliore conoscenza del corso di Reportage Audiovisivo della sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema.
L’Aquila, frammenti di memoria è composta dalle sezioni: Mostra di fotografie e testi,
Dark Room per l’ascolto dei reportage radiofonici, proiezioni video.