L’AQUILA: – Cinque anni dopo il terremoto la situazione nella città de L’Aquila è ancora drammatica.
Con questa installazione artistica l’Università degli Studi de L’Aquila vuole invitare a una riflessione sullo stato di emergenza che ancora vige nella città . L’intervento di Marco Nereo Rotelli affida alla luce e alla poesia il compito di comunicare questo disagio umano e la dignità con cui la popolazione lo vive quotidianamente.
La sera del 16 dicembre, l’artista Rotelli illuminerà Corso Vittorio Emanuele II, la via che fu il polmone centrale della vita cittadina, che si presenta oggi come un cantiere aperto. La poesia rappresenta nell’installazione Una luce.
L’installazione luminosa
Le parole di due grandi autori del Novecento, Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, non a caso due tra i più importanti “poeti civili”, saranno soggetto ed oggetto di una installazione luminosa per esprimere il dolore e la necessità di aiuto in una città ancora gravemente ferita.Trenta potenti proiettori illumineranno la zona rossa con versi proiettati della grande poesia civile italiana del Novecento. Tutta l’area sarà illuminata da una variazione cromatica che andrà dal rosso al rosa.
Contenuti
Le parole di Attilio Bertolucci sono tratte dalla poesia “La rosa bianca” in cui il poeta con un semplice verso parla di una bellezza tardiva, una rosa che sboccia tra le nebbie e la dedica alla figura femminile dell’amata.
Le parole di Pier Paolo Pasolini sono tratte dalla poesia “Una luce” dedicata alla madre ed a tutte le donne capaci di sopportare la sofferenza e credere nell’amore. “Tutto intorno ferocemente muore, mentre non muore il bene che è in lei”, scrive il poeta, e messaggio più intenso per L’Aquila non può esserci
Natale
La sofferenza in una città spettrale, la dignità rappresentata dalle madri che nonostante tutto non retrocedono mai, il sogno che, come una rosa nella nebbia, L’Aquila possa tornare a fiorire: tutto ciò si manifesta nell’installazione di Rotelli che, nel clima natalizio, vuole ricordarci il “grande freddo” nel cuore della città.
La voce narrante
Nella zona rossa, trasformata in un’immensa pagina di poesia luminosa sarà l’attore americano Thomas Haskell Simpson a leggere le poesie.
Se tu scrivi una poesia per L’Aquila – Dal web alla banda musicale, diversi modi per esprimersi in versi
Studenti e cittadini saranno invitati a scrivere un verso dedicato alla propria città e a partecipare a una performance durante l’installazione luminosa. Cento persone lungo il Corso leggeranno i propri versi e doneranno ai passanti pergamene con le poesie appositamente scritte a mano. Lo stesso sarà diffuso via web attraverso una testata nazionale media partner all’evento: un invito, dunque, rivolto a tutti i lettori a inviare una poesia, una dichiarazione o anche solo un verso dedicati alla città de L’Aquila. Sulla pagina web dedicata, curata dal poeta Loretto Rafanelli, saranno leggibili tutte le poesie inviate. La notte dell’installazione luminosa, ai Quattro Cantoni, su un maxi schermo saranno proiettati gli scritti inviati dal pubblico.
Suonare /Amare
Questa parte del progetto, diretto da Gianluigi Simonetti e coordinata da Domenico Di Felice e Matteo Rastelli prevede un intervento degli studenti con un contributo poetico. La performance, titolato Se tu scrivi una poesia per l’Aquila, prevede la creazione lungo il corso di quattro stazioni poetiche, dove il pubblico potrà sostare ascoltando i versi scritti e ricevendo in dono pergamene con trascritte le poesie. L’area sarà illuminata di rosso con proiezione di versi poetici luminosi scritti direttamente da Marco Nereo Rotelli su gobos.
Interverrà anche la banda, indice di una musica di tutti, di un ritmo per tutti verso un nuovo orizzonte, che simbolicamente sarà rappresentato dall’illuminazione azzurra dei Quattro Cantoni, dove peraltro ci sarà un simbolico brindisi e nuovamente la lettura da parte di Thomas Haskell Simpson della poesia Per un bel giorno di Attilio Bertolucci. Nella piazza saranno proiettate su un maxi-schermo anche le poesie inviate da tutta Italia per il progetto Se tu scrivi una poesia per L’Aquila.
Sulla pagina web dedicata, curata dal poeta Loretto Rafanelli, saranno leggibili tutte le poesie inviate. La notte dell’installazione luminosa, ai Quattro Cantoni, su un maxi schermo saranno proiettati gli scritti inviati dal pubblico.
L’evento è sostenuto da Allianz.
UNA LUCE Installazione luminosa per L’Aquila di Marco Nereo Rotelli
Chi più chi meno, siamo tutti portatori di luce. Portatori, ci si chiede, di innumerevoli candele diverse, “tante facelle” come dice Leopardi, ognuno unica e distinta dalle altre? Oppure tutti portatori dello stesso, unico sfolgorio senza confini?
Per ora non ci è dato sapere.
Altri direbbero di più, che non siamo solo portatori: siamo addirittura strumenti della luce. Anzi, i saggi direbbero di più ancora, che siamo costituiti di luce, consistiamo di luce, siamo luce. La materia stessa, di cui saremmo contaminati e corrotti, altro non è in fondo in fondo se non anch’essa luce, avessimo gli occhi per vederla, la mente per captarla. Siamo coesistenti con la luce. Siamo, per dirla con Attilio Bertolucci, “la rosa bianca che fiorisce/nelle prime nebbie”.
Marco Nereo Rotelli lavora con la luce, è un artista il cui medium è sempre luce, anche quando sceglie di adoperare le materie della pittura tradizionale o quando, ad esempio, applica foglia d’oro e smalto su delle porte tarlate (come nelle sue “Porte della Pace” 2006-2010). Ma Rotelli lavora forse più immediatamente con la luce quando incanala l’elettricità attraverso i filtri calligrafici per proiettare in forma di luce le parole dei poeti di tutti i tempi e tutte le lingue contro le superficie archittetoniche, antiche e nuove, dell’Italia e di tutto il globo, trasformando in questo modo la luce in poesia e la poesia in luce. La materia e lo spirito – noi, insomma – in dialogo pubblico, intimo e universale.
Per “Una Luce”, L’installazione per L’Aquila, Marco Rotelli ha realizzato un confronto fra due entità che sono simultaneamente e terribilmente deperibili e durature, sensibili e invincibili, fragili e costanti, individuali e collettive: fra, cioè, la poesia e la gente di Aquila, che così possano rispecchiarsi, rinnovarsi e realizzarsi l’una nell’altra. Senza soluzione di continuità, siamo qui e qui resistiamo, queste sono le nostre case, queste le nostre impalcature, questi i nostri cavi, le nostre macerie e vostre, i nostri morti, le nostre parole e vostre.
Thomas Haskell Simpson
Se tu scrivi una poesia per l’Aquila
Il progetto è curato dal poeta Loretto Rafanelli e consiste nella raccolta di poesie dedicate all’Aquila e allo stato di emergenza in cui la città ancora vive.
Con questa antologia digitale si vuole così sensibilizzare e dar voce a chi, vicino o lontano, vuole dedicare una parola a coloro che ‘vivono’ nella sofferenza, nella precarietà, nella perdita di una casa e dunque di un luogo di serenità.
Non è necessario la poesia sia inedita, ciò che conta è che la parola poetica induca alla riflessione e comprensione che la drammatica storia dell’Aquila ci coinvolge ed appartiene a tutti. Tutte le poesie devono essere inviate all’indirizzò email poesiaperaquila@gmail.com <poesiaperaquila@gmail.com> e sarà nostra cura pubblicarle sulla pagina Rai
Durante la manifestazione del 16 dicembre le poesie saranno proiettate all’Aquila su un maxi-schermo posto alla fine di Corso Vittorio Emanuele II, ai Quattro Cantoni, dove l’artista Marco Nereo Rotelli creerà nell’occasione un simbolico ‘libro di luce’, trasformando la piazza stessa in una pagina di poesia da tutti leggibile.