L’AQUILA: – Dopo l’eco suscitata da alcuni episodi di cronaca accaduti negli ultimi giorni in città, il padre del giovane denunciato in stato di libertà per aver sferrato un pugno a un coetaneo interviene per rettificare alcune notizie di stampa che, egli stesso, non esita a definire “menzogne“.
“Mio figlio – si legge in una nota – non è un bullo. Il mio ragazzo, secondo dei miei quattro figli e unico maschio, è una persona generosa, altruista, buona, coraggiosa e ben educata da sua madre. Ho assistito in silenzio, in queste settimane, all’opera scientificamente studiata e programmata da parte di qualcuno che, per interesse personale, opera per mettere alla gogna un ragazzo di diciassette anni, tanto inducendo gli organi di informazione a pubblicare una serie di intollerabili menzogne. Mio figlio non è un bullo, è solo esuberante come la maggioranza dei suoi coetanei. Ho subito in silenzio tale manipolazione della realtà, insieme a mia moglie, perché ritengo che gran parte degli errori dei nostri figli siano da attribuire alle mancanze di noi genitori. Ma adesso basta. Questi signori hanno oltrepassato il limite, divulgando su tutte le testate dei quotidiani locali episodi falsi, di parte, inventando versioni del tutto contrarie alla realtà dei fatti”.
“Hanno addirittura divulgato – si legge ancora – dichiarazioni di minori contenute negli interrogatori resi in fase di indagine facendo pubblicare atti coperti da assoluto riserbo, non solo perché riferiti a minorenni ma in assoluto. Sono azioni tese a condizionare l’opinione pubblica, tacendo deliberatamente le dichiarazioni dell’indagato e dei suoi testimoni. I fatti sono tutti da accertare da parte del tribunale competente che solo è chiamato a giudicare. Io so per certo che mio figlio è stato attaccato per primo e si è difeso. Abbiamo i testimoni oculari e sarà il giudice a stabilire la verità. Ciononostante sono molto rattristato e indignato per le cose successe non solo a mio figlio ma a tutti questi nostri ragazzi, ma ancora di più sono scandalizzato per assistere a iniziative di adulti senza scrupoli mossi dal solo intento di condizionare un’opinione pubblica fuorviata, di alimentare odio e rancore invece che proporre pace e serenità, che tentare di riappacificare i nostri figli, che vivono momenti molto difficili e delicati della loro, e mi auguro per tutti, felice esistenza”.