
L’AQUILA: – Una Via intitolata al magistrato Bruno Caccia, ucciso barbaramente la sera del 26 giugno 1983 a Torino. Lo chiede, presentando una risoluzione, il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Leandro Bracco, per dare una forte testimonianza e un riconoscimento a un servitore dello Stato che ha pagato con la vita la lotta alla criminalità organizzata. “Al Giudice Bruno Caccia sono stati intitolati il Palazzo di Giustizia di Torino, il 26 giugno 2001 (nel 18° anniversario della morte) e un cascinale a San Sebastiano da Po (TO), quest’ultimo confiscato alla famiglia Belfiore. Domenico Belfiore, infatti, fu condannato dalla Cassazione all’ergastolo quale mandante per l’omicidio del magistrato – spiega il Consigliere regionale, Leandro Bracco – Per questo motivo ho deciso di presentare una apposita risoluzione che vuole riconoscere la figura dell’integerrimo magistrato Caccia quale emblema della lotta alla criminalità. In effetti – osserva il Consigliere regionale Bracco – l’Abruzzo non è più un oasi felice: le ultime operazioni delle forze dell’ordine sul territorio hanno mostrato una regione vulnerabile e facilmente penetrabile dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso italiane e straniere. L’intitolazione a Bruno Caccia di una strada di primaria importanza in ognuno dei quattro capoluoghi di provincia abruzzesi – conclude Bracco – è un deterrente, seppur simbolico, da utilizzare per la lotta al cancro rappresentato dalla criminalità organizzata”.