
L’AQUILA: – Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, smentisce se stesso e cambia idea sulla riunione della commissione Grandi rischi.
Dichiarazioni forti, quelle rilasciate all’indomani della sentenza d’Appello che ha assolto i 6 esperti, e che stridono con la testimonianza del primo cittadino al processo di primo grado che, di fatto, scagionava gli scienziati proprio come hanno fatto i giudici di secondo grado.
“Questa sentenza ha come effetto quello di riaprire le ferite nelle nostre catene di lutti – dichiara oggi Cialente all’agenzia Ansa – Se uno avesse dei dubbi su quella vicenda basterebbe risentire la telefonata tra Bertolaso e l’assessore Stati. Io stesso mi sentii rassicurato dalle parole della Grandi rischi, tanto che quando lo sciame proseguiva io stesso dicevo ‘meno male così scarica’”.
Ma circa 3 anni fa, nella sua testimonianza del dicembre 2011, l’amministratore aveva espresso concetti molto diversi, anzi, opposti.
In alcuni passaggi del suo racconto, Cialente dichiarò che dopo aver partecipato alla riunione del 31 marzo 2009 “non mi sono tranquillizzato” e addirittura che “la mia preoccupazione era cresciuta”, tesi contraria a quella dell’accusa e ribadita per una terza volta quando il giudice Marco Billi gli chiese: “La sua percezione del pericolo era immutata?” e il primo cittadino confermò la sua sensazione.