L’AQUILA: – La procura della Repubblica dell’Aquila accelera i tempi degli accertamenti tecnici sul crollo di un balcone in legno, “per difetti di costruzione”, avvenuta a fine settembre in un alloggio antisismico del progetto C.a.s.e., a Cese di Preturo, e sull’intera palazzina, sequestrata e sgombrata.
A questo scopo, il pm titolare dell’inchiesta, Roberta D’Avolio, ha chiesto ai due periti nominati ieri di presentare una relazione intermedia, prima di quella definitiva prevista tra 90 giorni, che dia indicazioni sulla condizione statica.
L’obiettivo è verificare se ci possano essere eventuali pericoli negli altri 493 alloggi abitati, costruiti dopo il terremoto del 6 aprile 2009 dalle aziende del raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) costituito dalle napoletane Iter Gestione e Appalti Spa, Sled Spa e Vitale Costruzioni Spa (tutte fallite), con le stesse modalità e con lo stesso materiale, e dove sono stati sequestrati, per prevenire rischi, altri 800 balconi.
Gli esperti nominati sono l’architetto Carlo Maria Perotti e l’ingegnereUmberto Scalzotto, entrambi di Torino.
Ai tecnici il pm ha chiesto anche di stabilire qualità dei materiali, staticità, grado di sicurezza e modalità di costruzione.
Nell’inchiesta aquilana sono iscritte nel registro degli indagati 39 persone.