PESCARA: – Oggi, nei locali della Sala del Consiglio presso la sede di Confindustria Chieti – Pescara in via Raiale a Pescara, è stato presentato alla stampa un progetto sul riciclo di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) denominato “PHOTOLIFE”, riguardante l’industrializzazione di soluzioni innovative nate dalla collaborazione Università-Aziende.
Il progetto concerne la realizzazione di un prototipo funzionale allo smaltimento ed al riciclo dei pannelli fotovoltaici danneggiati o dismessi, e prevede l’integrale recupero dei materiali costituenti il modulo per la loro valorizzazione commerciale come materie prime secondarie di interesse economico.
L’importanza di questo ambizioso progetto è stata riconosciuta dalla Comunità Europea, che ha sovvenzionato la sua realizzazione nell’ambito dei progetti LIFE+ i quali finanziano azioni mirate allo sviluppo e all’attuazione della politica e del diritto in materia ambientale.
In particolare, il programma facilita l’integrazione delle questioni ambientali nello sviluppo di attività produttive sostenibili e vede nel progetto “Photolife” il veicolo per la sua realizzazione nel settore dell’Urban Mining e nella valorizzazione di pannelli fotovoltaici a fine vita, come in generale dei RAEE.
Nel gruppo che ha generato questo progetto, sono presenti soggetti istituzionali afferenti al settore della ricerca universitaria, nonché piccole e medie imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili e della valorizzazione delle materie prime secondarie estratte da rifiuti elettronici. Tra di essi:
High–Tech Recycling Centre (HTR), centro di ricerca universitario composto da 6 Università ed un centro CNR: nel progetto sono coinvolti in particolare l’Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di Chimica – DC), l’Università dell’Aquila (Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia – DIIIE) e l’Università Politecnica delle Marche.
Green Engineering Srl, società abruzzese di servizi di ingegneria applicata, operante nel campo della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e del riciclo dei RAEE;
Ecopower Srl, società importatrice di moduli fotovoltaici e montaggio di impianti fotovoltaici;
Eco Recycling Srl, spin off universitario, che ha il suo core business nello sviluppo di processi innovativi finalizzati al recupero di materie prime secondarie.
“Il progetto di smaltimento e recupero dei moduli fotovoltaici dismessi così strutturato, andrà a fornire una risposta valida e concreta alla domanda futura del mercato del settore fotovoltaico che si troverà ad affrontare quella che potrebbe rivelarsi una gravosa problematica ambientale di eliminazione a fine vita dei moduli esauriti” afferma la responsabile del progetto prof.ssa Francesca Pagnanelli (HTR-DC).
Inoltre “il progetto rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra enti di ricerca, spin-off universitari e PMI che agiscono in rete” afferma il vice-Direttore del Centro prof. Francesco Vegliò (HTR-DIIIE). Questo progetto è uno dei pochi casi sul territorio nazionale, di trasferimento diretto dello sviluppo tecnologico dalla ricerca universitaria alle imprese e “rappresenta un modello ormai consolidato di collaborazione, come dimostrato anche da altri progetti europei finanziati su tematiche legate al riciclo dei rifiuti elettronici” continua il prof. Vegliò e “nell’Ateneo aquilano, ed in particolare nel DIIIE, ormai da anni si è costituito un gruppo di ricerca, costituito prevalentemente da giovani ricercatori, con attività consolidate e note a livello sia nazionale che internazionale, in un settore che oggi va sotto il nome di ‘Urban Mining’ ”
Uno dei componenti principali del processo, ovvero il modulo di disassemblaggio meccanico dei pannelli “sarà industrializzato e realizzato interamente nella provincia di Chieti, in un capannone industriale di proprietà della Green Engineering S.r.l.” afferma l’ing. Nicola Boschetti, responsabile legale della società stessa, “sfruttando le competenze e professionalità già presenti su questo territorio”.
Le fasi preliminari inerenti la prototipazione dell’impianto sperimentale stanno suscitando interesse da parte di importanti player di respiro internazionale operanti nel settore del High Tech e ciò lascia ben sperare in apprezzabili ritorni sul territorio in termini di occupazione ed investimenti.
Nel corso della conferenza stampa, sono state trattate le tematiche di maggior interesse pubblico del progetto ed è stato distribuito un abstract contenente informazioni tecniche ed economiche relative allo stesso.