L’AQUILA: – Passa dal carcere ai domiciliari l’imprenditore Cipriano Di Tella, tra i 7 arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Dirty job” della procura distrettuale antimafia dell’Aquila su presunte infiltrazioni del clan camorristico dei Casalesi nei lavori della ricostruzione privata post-sisma del capoluogo.
Da quanto appreso da AbruzzoWeb, giovedì 7 agosto il giudice per le indagini preliminari ha accolto l’istanza del suo legale, Massimo Carosi.
Restano per ora in cella gli altri due fratelli imprenditori Alfonso e Domenico Di Tella, come pure l’ingegnere marsicano Michele Bianchini.
Entro fine mese, comunque, sarà presentata una nuova istanza di scarcerazione per i due Di Tella.
Intanto, oggi l’avvocato Carosi presenterà ricorso in Cassazione contro il rigetto al ritorno libertà da parte del tribunale del Riesame dello scorso 15 luglio.
Sono tornati tutti in libertà, invece, gli arrestati ai domiciliari della prima ora, gli imprenditori aquilani Dino e Marino Serpetti ed Elio Gizzi.