
L’AQUILA: – L’analisi congiunturale del primo trimestre 2014 sull’industria manifatturiera è stata effettuata su un campione di 453 im-prese con almeno 10 addetti. I risultati del primo trimestre segnalano una potenziale svolta del ciclo industriale regionale coerente con il migliora-mento del profilo congiunturale registrato nell’ultima parte dell’anno scor-so.
Il primo trimestre del 2014 ha fatto registrare un incremento tendenziale della produzione industriale del 2,9% e del 3,7% rispetto all’ultimo trime-stre dell’anno precedente.
L’analisi per classe dimensionale fa emergere una dinamica particolarmen-te positiva della produzione per le grandi imprese (7,9%), seguite dalle medie (1,6%), mentre le microimprese hanno fatto registrare ancora un calo tendenziale del -1,7%. Sotto il profilo settoriale, su tutti risalta la per-formance dei mezzi di trasporto che hanno fatto registrare un incremento del 10,5% su base annuale e di circa il 20% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso. Sotto il profilo territoriale questo andamento spiega il positivo risultato della provincia di Chieti che ha trainato il resto della re-gione compensando, in particolare, il negativo andamento della provincia aquilana. Anche il comparto della farmaceutica ha fatto registrare un risul-tato positivo con una crescita tendenziale del 5% circa. Il raggruppamento dei beni alimentari ha confermato un trend positivo, pur continuando a scontare una leggera perdita in termini occupazionali. Anche nel comparto delle lavorazioni tradizionali la situazione di difficoltà sembra essersi sen-sibilmente attenuata: in particolare, sono da accogliere favorevolmente i segnali provenienti dalla domanda internazionale, che è aumentata più in-tensamente rispetto a quella interna. Tuttavia, occorrerà attendere che questi segnali si stabilizzino per poter osservare e valutare in maniera meno approssimativa la direzione e l’intensità dei cambiamenti che hanno interessato l’industria regionale negli ultimi mesi. Permane un contesto di calo occupazionale, che tocca soprattutto le piccole imprese e quelle di maggiori dimensioni.
Le valutazioni degli operatori sui prossimi mesi volgono all’ottimismo: è un dato rilevante, da interpretare con cautela in quanto limitato ad un solo trimestre, ma positivo considerato il ruolo che le aspettative hanno come precondizione e fattore di sviluppo.
“Senza enfatizzare troppo gli andamenti analizzati lo scorso trimestre, l’arresto di una tendenza negativa che durava da circa due anni deve es-sere opportunamente messo in risalto – sottolinea il Presidente del CRE-SA Lorenzo Santilli. Esso ci indica che il tessuto economico abruzzese ha probabilmente intrapreso un cammino, se non di vera e propria ripresa, almeno di riequilibrio rispetto alla situazione precedente, che consente agli imprenditori di riprendere fiato e riorganizzarsi guardando con maggiore fiducia al futuro”.
“Siamo infatti alla vigilia di importanti decisioni che tracceranno la direzio-ne di marcia della regione nel prossimo decennio – evidenzia il Direttore Francesco Prosperococco. Le risorse che saranno stanziate per il perio-do 2014-2020, ed il relativo cofinanziamento nazionale, dovranno essere utilizzate in modo più tempestivo ed efficace rispetto al bilancio europeo che si è appena chiuso. Ciò è reso indispensabile dall’urgenza di rilanciare lo sviluppo e la coesione territoriale ma, soprattutto, dalla necessità di contribuire, mediante un riscatto della qualità dell’azione pubblica, alla ri-presa della produttività in tutte le aree della regione”.