
L’AQUILA: – Incassa la sconfitta l’ormai ex presidente della Regione Abruzzo al quale e’ subentrato Luciano D’Alfonso con un largo margine di vantaggio. Tuttavia Chiodi, in una lettera scritta mentre attendeva nella sua casa di Teramo un verdetto ormai scontato, sottolinea, tra l’altro, come l’indagine sulla cosiddetta ‘rimborsopoli’ regionale (che lo vede tra gli indagati) sia apparsa una sorta di inchiesta a orologeria, un’inchiesta che lo ha penalizzato. “Saremmo potuti partire prima con la campagna elettorale?, si chiede Chiodi. “Forse si’ – prosegue – ma abbiamo dovuto assorbire un’azione giudiziaria che a me e’ sembrata ‘ad orologeria’ e che ha provocato, proprio nel momento piu’ delicato, difficolta’ enormi nella composizione delle liste, nella percezione dell’esito elettorale da parte dell’elettorato. L’ex governatore, dopo aver ricordato che nel corso del suo mandato ha risanato i debiti dell’Abruzzo, e della sanita’ in particolare, prosegue: “continuero’ a servire l’Abruzzo con un altro ruolo, ma con la stessa determinazione e il medesimo amore per la mia terra. Saro’ si’ il presidente emerito, ma anche il baluardo affinche’ certe pratiche del passato non riemergano”. Chiodi dice che ora “il centrodestra avra’ molto su cui riflettere e mi auguro che lo faccia fin da subito”. Ringrazia tutti gli abruzzesi l’ex presidente e chiude la lettera facendo gli auguri di buon lavoro al suo successore, senza, tuttavia, citarlo mai per nome.