CASTEL DI SANGRO (AQ): – Un momento importante del contrasto al crimine in generale è rappresentato dall’attività di prevenzione in genere. Il controllo del territorio e delle persone, soprattutto in particolari ore del giorno e della notte, costituisce un importante deterrente per i malintenzionati che, vistisi identificati e temendo di essere i primi sospettati di eventuali crimini, sovente desistono dal proprio losco intento.
Proprio nel corso di questi servizi di prevenzione e controllo del territorio posti in atto dai Carabinieri, a Villetta Barrea sono state fermate due autovetture con a bordo sette persone. Uno dei soggetti controllati aveva un precedente per furto e porto di oggetti atti ad offendere. Per questo motivo i militari hanno proceduto ad un’attenta perquisizione della vettura allo scopo di verificare la presenza di strumenti da scasso.
A Pettorano su Gizio, in serata i carabinieri sono intervenuti in una villa di Vallelarga, poiché era scattato l’antifurto. Sul posto i militari hanno controllato accuratamente che non vi fossero segni di effrazione, anche solo tentata, ed insieme ai proprietari di casa, giunti sul posto poco dopo, hanno controllato l’interno dell’abitazione, appurando che si era trattato di un falso allarme.
Sempre nel corso della notte, a Scanno, i carabinieri sono stati chiamati ad accertare l’attivazione di allarme di un soggetto posto agli arresti domiciliari, il cui dispositivo di controllo, il c.d. “braccialetto elettronico”, segnalava un allontanamento non autorizzato. Questo tipo di dispositivi di monitoraggio delle persona sottoposte a misure restrittive domiciliari (il cui uso è molto recente), sono collegati con le centrali operative delle FF.PP. ed hanno un serie di tipologie di attivazione che prevedono una gamma di casistiche a seconda della condotta che si presume stia tenendo la persona ristretta. Trattandosi di apparecchiature, il segnale di allarme deve comunque essere oggetto di controllo da parte degli operatori di polizia per la verifica della sussistenza di condotte illecite piuttosto che un falso allarme. Al loro arrivo i carabinieri hanno tuttavia accertato che l’arrestato era presente in abitazione ed hanno segnalato la regolarità del rispetto delle norme restrittive imposte.