
PESCARA: – Nella conferenza stampa di oggi, durata oltre un’ora, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, ascoltato ieri dalla Procura di Pescara, ha fornito, inoltre, la sua versione dei fatti in merito alle accuse che gli vengono rivolte sul pernottamento nell’hotel Sole, a Roma, in compagnia della consigliera di parita’, con spese a carico della Regione. “Sono accusato di aver indotto in errore, con artifici e raggiri, i funzionari della Regione, esibendo la ricevuta e omettendo di specificare l’utilizzo della camera con un’altra persona”, ha spiegato. “Ho trasmesso agli uffici competenti della Regione – ha aggiunto – la ricevuta fiscale dell’hotel Sole attestante inequivocabilmente il soggiorno di due persone. Sulla fattura c’e’ scritto “pax due”, cioe’ due persone, quindi non ci sono stati artifici e raggiri per ottenere un rimborso indebito, anche se solo in parte. Che non ci siano stati artifici e raggiri per indurre in errore i funzionari si rileva anche dal conteggio della tassa di soggiorno, per due persone. Quindi – ha osservato – gli uffici regionali erano stati posti nella condizione di conoscere la circostanza della presenza della seconda persona”.