
ROCCARASO (AQ): – Nessun mazzo di fiori, nessun peluche, ma un semplice pensiero che ognuno dei suoi compagni di classe ha voluto scrivere sul banco di Salvatore, il 15enne morto nel tragico incidente che ha coinvolto la squadra giovanile del Sulmona rugby in cui sono rimaste gravemente feriti altri sette ragazzi. Un rientro a scuola drammatico e pieno di lacrime quello dei compagni della 1/A dell’Istituto Alberghiero di Roccaraso. “Troppo buono per andartene così presto”; “Per un piccolo amico da un grande cuore”; “Ti voglio bene campione”, hanno scritto i suoi compagni sul banco del ragazzo. E poi le frasi che diceva Sasà quando lo prendevano in giro per la sua statura: “Io non sono nano devo solo crescere” e “Hai 18 anni e sei più bassa di me, non puoi chiamarmi nano”. I compagni di classe hanno anche realizzato un video con le stesse frasi sulle note della canzone “Destinazione paradiso”, una cover interpretata da Laura Pausini, postato su youtube. Poi l’insegnante di italiano, Lucia Ianiro, commossa anche lei, ha voluto ricordare Salvatore, ha voluto parlare della sua indole così tranquilla e disponibile verso gli altri, dell’educazione e del rispetto che il ragazzo aveva nei confronti dei suoi compagni e degli insegnanti. “Proprio l’altro giorno ho proposto alla classe tre diverse tracce di elaborati – racconta la docente – la prima sull’amicizia, la seconda sulle aspettative del futuro e la terza sui Promessi Sposi. Sasà ha scelto la terza, ma io avrei desiderato che scrivesse le sue idee riguardo a tematiche più personali, avrei conservato per sempre il ricordo dei suoi pensieri”. I ragazzi dell’Alberghiero di Roccaraso parteciperanno ai funerali che si svolgeranno, molto probabilmente, mercoledì mattina, con la divisa di rappresentanza.
“Se guidavo io non sarebbe accaduto nulla. La colpa è solo mia, solo mia”. Disperato il papà del rugbista adolescente morto in un incidente nell’ aquilano, di ritorno da un torneo. Lo rivela Mario Sessa, genitore di un giovane che gioca in prima squadra. “È distrutto dal dolore – aggiunge Sessa – e non si da’ pace per aver rinunciato, all’ultimo momento, a guidare il pulmino dei ragazzi, come faceva sempre nelle trasferte”. Domani la Procura affiderà autopsia e perizia sul mezzo. Gli accertamenti sull’incidente hanno condotto gli investigatori a formulare, tra le ipotesi, un colpo di vento che abbia fatto perdere al guidatore il controllo del mezzo – il posto ieri era particolarmente ventoso -, l’attraversamento di un animale selvatico o un problema meccanico al mezzo. La Procura della Repubblica di Sulmona, come atto dovuto, ha disposto comunque analisi tossicologiche sul conducente che intanto, nell’ ospedale dell’Aquila, lotta per la vita. Degli altri sei feriti, due sono in prognosi riservata, gli altri fuori pericolo. Oggi, sul campo di calcio nella gara contro il Fano, il Sulmona è sceso con il lutto al braccio. “Salvatore, Salvatore. L’ho chiamato più volte ma lui non rispondeva. Poi non ricordo più niente. Ho visto tanta gente intorno e mi sono ritrovato all’ospedale”. E’ il racconto di uno dei ragazzi che si trovavano sul pullmino. Lui è ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Sulmona. È l’unico dei tre ragazzi ricoverati nel capoluogo peligno che può parlare: per gli altri due i medici si sono riservati la prognosi. Il giovane rugbista morto era seduto accanto a lui. “Avevo appena telefonato a mia madre – ricorda A.A. – dicendole che avevo fame e che stavamo tornando. Poi lo schianto e le borse e i sedili che volavano da tutte le parti”.
Un 15enne morto e altri sette feriti in un incidente stradale sull’Altopiano delle Cinquemiglia, in provincia dell’Aquila, che ha coinvolto un pullmino con la squadra giovanile di rugby di Sulmona. Stava rientrando a Sulmona dopo un torneo dimostrativo sulla stazione sciistica di Pizzalto (L’Aquila). L’autista ha perso il controllo finendo contro un albero. Un ragazzo, S.D.P., è deceduto sul colpo. I feriti sono tutti giovani della squadra, oltre all’autista. Ero alla guida del pullmino che precedeva gli altri due mezzi e guardando lo specchietto non ho visto più gli altri. Sono tornato indietro e dopo alcune centinaia di metri ho visto il pullmino nella scarpata. Mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo, e ho visto che ormai per Salvatore non c’era più nulla da fare”. Ha le lacrime agli occhi il presidente del Sulmona Rugby, Giovanni Forcucci. Con i ragazzi c’era anche il figlio, rimasto ferito in modo lieve ad una spalla. ”Una tragedia che colpisce la squadra in un momento di felicità per i ragazzi – ha aggiunto -, siamo vicini al dolore del papà e della mamma del rugbista che stanno affrontando il momento più drammatico della loro vita”. La squadra di rugby aveva partecipato alla seconda edizione del torneo “Roccaraso Snow Rugby Tournament”, sulle piste di Pizzalto. Una sorta di esibizione per promuovere uno sport in grande espansione. ”Nessuno di noi avrebbe pensato che sarebbe finita in questo modo – racconta uno dei ragazzi che viaggiava su un altro mezzo -, avevamo riso insieme fino a pochi minuti prima e ora pensare che il nostro amico non c’è più ci fa capire come la vita sia davvero un alito di vento”. Di solito, il pullmino lo guidava il papà del ragazzo morto. Oggi aveva avuto un impegno e al suo posto era subentrato un rugbista ventenne di Corfinio (L’Aquila), ora in gravi condizioni nell’ospedale dell’Aquila. Straziante, sul luogo dell’incidente, l’addio della madre al suo ragazzo, coperto da un lenzuolo verde nel pullmino. In serata, anche il cordoglio del consorzio SkiPass Alto Sangro: a Pizzalto, nella stazione che gestisce, si era svolto il torneo da cui i giovani atleti erano reduci.