CAGLIARI: – La Sardegna travolta da un ciclone che porta morte e distruzione. La perturbazione che dalla mattina di ieri sta portando forti temporali e piogge abbondantissime, ha provocato esondazioni e imponenti allagamenti. Una bomba d’acqua che ha visto cadere circa 450 millilitri di pioggia in 12 ore. Un evento non prevedibile come afferma il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli: “Eravamo preparati al maltempo, ma in un’ora è caduta la pioggia che cade in sei mesi”.
Bollettino di guerra. L’isola fa i conti con un bollettino di guerra: il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, parla di 18 morti e più di 2700 sfollati ospitati in alberghi o da parenti oltre ad una quantità impressionante di feriti. “Due dispersi si possono considerare ormai sostanzialmente due persone decedute – ha detto Gabrielli -. La contabilità delle vittime è 18 anche se sono 16 le persone effettvamente rintracciate”. Il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha parlato di un pastore disperso a Bitti, nel nuorese.
La provincia più colpita è Olbia dove si registrano tredici vittime. Tre persone sono morte in seguito al crollo di un terrapieno tra Olbia e Tempio, in località Monte Pino. Si tratta di Bruno Fiore, 68 anni, della moglie Sebastiana Brundu, di 61, e della consuocera Maria Loriga, di 54. Una donna di 42 anni, Patrizia Corona, e la figlia Morgana Giaconi di 2, che si trovavano a bordo di una Smart, sono morte dopo che l’auto è stata travolta dalla furia dell’acqua in località Bandinu. Anna Ragnedda, 83 anni, e Maria Massa, 88 anni, sono decedute nelle loro abitazioni. Quattro i morti ad Arzachena: una famiglia brasiliana annegata nel seminterrato nel quale abitavano. Si tratta di Isael Passoni, della moglie e dei figli Weriston e Laine Kellen di 16 e 20 anni. Francesco Mazzoccu, 37 anni, insieme al figlio Enrico di 3 anni di Olbia si trovavano a Putzolu, alle porte di Olbia e sono stati travolti dal fiume in piena.
In provincia di Nuoro è morto un poliziotto, Luca Tanzi, 40 anni, mentre era in servizio di scorta ad un’ambulanza: mentre passavano lungo un ponte sul fiume Cedrino, il viadotto ha ceduto e l’auto è precipitata. Gli altri tre colleghi a bordo sono gravi. Uno dei feriti è ricoverato in rianimazione per un pneumotorace, mentre gli altri due saranno sottoposti a interventi chirurgici per la riduzione delle fratture riportate.
A Torpè, è stata trovata senza vita su una sedia a rotelle Giuseppina Franco, 87enne. A Onanì è stato ritrovato Giuseppe Farre, scomparso da ieri dopo essere stato investito dal fiume in piena. Vicino Oristano, una donna di 64 anni, Vanniina Figus, è annegata nello scantinato di casa sua mentre tentava di aiutare il marito, ora in ospedale.
Stato di emergenza. Il governo ha dichiarato lo Stato di emergenza per l’isola in un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza. E’ stato deciso lo stanziamento di 20 milioni di euro per la prima emergenza per l’assistenza alle popolazioni sfollate e il ripristino della viabilità. L’esigenza di allentare i vincoli di bilancio del patto di stabilità si porrà quando si procederà alla ricostruzione. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha assicurato che si recherà in visita nelle zone colpite. Già oggi il ministro della Difesa Mario Mauro si recherà in Sardegna. Anche la Giunta sarda si è riunita per deliberare lo stato di calamità e fondi aggiuntivi pari a 5 milioni di euro rispetto a quelli nazionali. Un altro milione di euro è stato donato dalla Conferenza episcopale italiana dai fondi derivanti dall’otto per mille, come prima risposta solidale alla tragedia.
I soccorsi. Sono oltre 600 gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco. Per fronteggiare l’emergenza maltempo in sardegna, sono impiegati 430 vigili del fuoco con 92 mezzi e 2 elicotteri di ricognizione. Un’altra delle province più interessate dalla perturbazione è Nuoro, dove, per risolvere le criticità, sono impegnati anche nuclei Saf (Speleo Alpino Fluviale) e unità del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. In campo anche l’esercito e un elicottero dell’Aeronautica impegnati nella ricerca delle persone disperse.
Danni ingenti. Sono quasi 500 i chilometri di viabilità provinciale coinvolti in crolli, frane, ostruzioni e allagamenti. La rete idrica è in tilt a causa dei black out elettrici e dei danni dovuti alle esondazioni. Il sistema fognario è intasato a causa dell’ingorgo di raccolta delle acque. L’emergenza più grave è a Dorgali e Oliena, nel nuorese, dove la condotta che alimenta i due paesi è stata spazzata via della forza dell’acqua. Problemi si registrano però in mezza Regione: blocchi nei collettori fognari in provincia di Oristano e Cagliari. Problemi anche agli acquedotti tra le province di Cagliari, Nuoro e Ogliastra. Si segnalano criticità anche sulla rete elettrica con più di 10mila utenze senza corrente. A Olbia è stato dichiarato il lutto cittadino per domani, giorno in cui si celebreranno i funerali delle vittime. Le scuole resteranno chiuse fino a venerdì.
Danni ingenti sono stati registrati nella campagna. Moltissimi i campi coltivati allagati con danni ai macchinari agricoli. Frane, smottamenti e straripamenti dei fiumi e dei canali hanno reso impraticabili molte strade rurali. Pesanti le conseguenze anche per gli allevamenti (numerosi i capi andati dispersi). Da qui la richiesta dell’immediata dichiarazione dello stato di calamità.
Fonte: La Repubblica.it