L’AQUILA: – “Un danno gigantesco per l’immagine dell’Abruzzo e per la gestione della cultura”. Commenta cosi’ la senatrice Stefania Pezzopane (Pd) la notizia dell’arresto dell’assessore regionale Luigi De Fanis. “La notizia – dice la parlamentare – circolava ieri nei corridoi del ministero dei Beni Culturali, mentre la nostra delegazione era a Roma, per sostenere la validita’ della candidatura dell’Aquila a Capitale Europea della Cultura, su cui tra l’atro la Regione Abruzzo si e’ ben guardata dal dare un sostegno economico, limitandosi a quello verbale, giunto oltretutto solo di recente. Fortunatamente la notizia e’ rimasta fuori la sala del Consiglio, dove si svolgeva l’audizione ministeriale, ma per l’Abruzzo e L’Aquila Capitale della Cultura non e’ stato certo un bel biglietto da visita. La magistratura faccia il suo corso e accerti se ci sono responsabilita’ e quali – prosegue la senatrice -. Non vogliamo fare processi fuori dalle aule dei Tribunali. Tuttavia il giudizio politico sull’intera vicenda e sul modus operandi nella gestione della cultura da parte della giunta Chiodi e’ pesante. In questi cinque anni si sono avvicendati numerosi assessori regionali, senza impostare un lavoro, un progetto culturale. C’e’ stato un continuo svuotamento delle leggi di settore, che consentivano una gestione razionale ed organica nell’attribuzione dei contributi. E’ prevalso, invece, un criterio ‘soggettivo’, che ha consentito di giostrare con le assegnazioni clientelari”. Secondo Stefania Pezzopane “Le persone che prediligevano questo meccanismo perverso sono le stesse che hanno manifestato uno sprezzante disinteresse per L’Aquila e che hanno deciso tremende nefandezze, la liquidazione dell’Accademia dell’Immagine, la chiusura del teatro di Gioia dei Marsi di Dacia Maraini, il taglio dei fondi alle istituzioni culturali aquilane e abruzzese, da cui si salvavano solo i ‘figli di un Dio maggiore’, l’indifferenza per alcune nostre iniziative, che altrove ricevono consensi e apprezzamenti, come Aq19 o i Cantieri dell’Immaginario, che la Regione non ha mai finanziato. Di fronte a questo scenario desolante, cosa aspetta la giunta regionale a dimettersi in massa? Si torni subito alle urne, evitando un penoso prolungamento della legislatura”, commenta infine la senatrice aquilana.