
L’AQUILA: – Cari Consiglieri regionali,
martedì prossimo 29 ottobre, alle ore 10,00 presso il Piazzale della Villa Comunale dell’Aquila, davanti al Palazzo dell’Emiciclo, si terrà una nostra ennesima “MANIFESTAZIONE PUBBLICA per chiederVi l’approvazione di una “Legge ad hoc” per la ricostruzione e per la messa in sicurezza antisismica delle abitazioni pubbliche e private, così come stabilito dalla Legge 7 agosto 2012 n. 134 (Decreto Sviluppo).
Come Voi certamente sapete, la fase di prima emergenza iniziata 4 anni e 6 mesi fa si è conclusa ormai da più di un anno ed è finota la gestione “commissariale” della ricostruzione, per cui ogni intervento necessario a favorire e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009, devono essere gestiti dalle Istituzioni regionali e degli enti locali, sulla base del riparto di competenze previsto dagli articoli 114 della Costituzione.
Sulla base della legislazione vigente, il Consiglio regionale deve provvedere a legiferare nel merito della ricostruzione affinchè le finalità indicate dalle medesime Leggi affinchè la ricostruzione prosegua e sia portata a termine con gli strumenti previsti dalla legislazione ordinaria Regionale, che spetta a Voi, adesso, approvare.
Con una Legge Regionale Ordinaria dovete razionalizzare, semplificare, coordinare, tra l’altro, un totale di 1.109 disposizioni, di cui, 5 Leggi Speciali, 21 Direttive del Commissario Vicario, 25 Atti delle Strutture di Gestione della Emergenza, 51 Atti della Struttura Tecnica di Missione, 62 Dispositivi della Protezione Civile, 73 Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 152 Decreti del Commissario Delegato e Presidente della Regione Abruzzo, 720 Ordinanze del Comune di L’Aquila e innumerevoli Atti e Convenzioni tra “soggetti attuatori” della ricostruzione.
Ciò è necessario ed urgente affinchè si rendano “veramente” attuabili i criteri, le modalità e gli obiettivi della ricostruzione che il Comune dell’Aquila, i Comuni del cratere ed i soggetti attuatori pubblici e privati dovranno unitariamente perseguire.
Tutti Voi sapete che, ad oggi, nel solo Comune dell’Aquila risultano ancora “ovunque sfollati” 20.800 Cittadini, dei quali: 11.933 nel Progetto CASE, 2.497 nel Progetto MAP, 454 in Affitto fondo immobiliare, 370 con Affitti concordati e 5.546 beneficiari del contributo di autonoma sistemazione nel Comune dell’Aquila e nei Comuni del cratere.
Tutte queste “Persone” residenti nel Comune dell’Aquila, insieme alle tante altre dei Comuni del cratere, aspettano ancora l’inizio effettivo della riparazione e della ricostruzione, con consolidamento sismico, delle loro precedenti “naturali” abitazioni e sperano di tornare al più presto a casa, nel centro storico e nei tanti quartieri della Città, di cui conservano gelosamente la memoria ed il ricordo.
In ciò è necessario e richiesto “l’aiuto” Vostro, del Consiglio regionale, del Presidente della Regione e del Sindaco dell’Aquila, già rispettivamente Commissario e Vice-Commissario delegati alla ricostruzione, degli Assessorati competenti, delle altre Istituzioni nazionali e territoriali e dei soggeetti attuatori pubblici e privati.
I fondi necessari ci sono e, proprio per la ricostruzione pubblica, la stessa Senatrice Stefania Pezzopane ha “improvvidamente” proposto che i soldi “non ancora spesi” nel 2013, possanoessere “stornati” nell’ambito del CIPE, e anticiparli per la ricostruzione privata, e poiché alcuni Consiglieri Comunali hanno proposto di “non ricostruire” gli alloggi pubblici di proprietà del Comune, dell’ATER e delle famiglie che hanno riscattato o acquistato la loro abitazione, sembra quasi che “tutti” stiano operando “come se” le famiglie attualmente “sfollate” nelle strutture provvisorie del Progetto CASE e MAP dovessero rimanere lì a vita, e non invece in attesa della ricostruzione o riparazione dei rispettivi alloggi danneggiati o distrutti dal terremoto.
In attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente, porgo i più Cordiali saluti.
Pio Rapagnà – ex Parlamentare