L’AQUILA: – La risposta del Sindaco, all’invito del Consiglio Civico Aquilano agli “assistiti”del Progetto C.A.S.E e M.A.P. di non compilare la scheda del Censimento, apparsa su Il Centro di questa mattina così inizia: “Nessuno vuole trattare le persone da sudditi ma chiediamo loro di comportarsi da cittadini”. Chiariamo! I cittadini non si sentono sudditi perché viene chiesto loro di ” impiegare 30 minuti della loro vita per… dati necessari e aggiornati”ma perché sanno che i dati che richiede il Comune già li ha e che l’informatizzazione della pubblica amministrazione, pagata abbondantemente con le tasse (statali, regionali e comunali) riscosse, non rende necessario impiegare ” tempo, personale e quindi risorse anche finanziarie” ma mettere in campo, per l’appunto, proprio quel “lavoro di incrocio” che l’informatizzazione consente. “Tanto paga Pantalone. Io non ci sto” prosegue il Sindaco considerando scrocconi i propri cittadini. No Sindaco, siamo noi che non ci stiamo! Fin da quando furono recapitate le bollette di acconto per i consumi di gas, energia elettrica e spese condominiali,gli abitanti delle new towns dissero ai quattro venti che era giusto pagare i consumi ma solo quelli realmente addebitabili. Nel corso di una affollatissima assemblea convenimmo con la sua proposta di pagare le prime 5 bollette recapitate e di ricevere entro giugno/luglio le nuove con l’importo relativo ai consumi reali. Siamo a quasi fine ottobre, Sindaco, e i suoi cittadini si chiedono da tempo perché le nuove bollette non sono state ancora recapitate. Non sono i cittadini che non vogliono pagare ma il Comune che non sa/ ritiene/ vuole/ può (scelga Lei il verbo che preferisce) riscuotere il dovuto. Ancora:” il Progetto C.A.S.E e M.A.P. ha costi di gestione…. è giusto che chi li occupa partecipi…”. A questa affermazione il Consiglio Civico Aquilano replica che tutti gli “inquilini” del Progetto C.A.S.E e M.A.P. sono disponibili a pagare le spese condominiali ( quando arriveranno le bollette!) relative alla manutenzione ordinaria ma ha grossi dubbi sulle alcune spese di manutenzione straordinaria. Nella delibera di giugno ( quella relativa alla “Nuova gestione del compendio….”) presentata in Consiglio Comunale è allegato (quindi è parte integrante della delibera) uno studio che indica in circa 9 milioni di euro annui, a partire da 2014 fino al 2017, il costo di manutenzione del Progetto C.A.S.E e M.A.P. E’ del tutto normale e giusto che affittuari e proprietari debbano contribuire alle spese di gestione della manutenzione ordinaria (pulizia degli spazi comuni, manutenzione del calore, degli ascensori, del verde comune, illuminazione esterna, acqua condominiale, 450mila euro di manutenzione straordinaria) ma la somma di tutte queste voci è di 3 milioni di euro annui…. e gli altri 6 milioni che mancano? E’ possibile che il costo dell’amministrazione contabile sia così onerosa (due terzi della somma annua prevista!)? I cittadini non sudditi vorrebbero:
• conoscere le mansioni di quei dipendenti il cui costo stimato è di quasi 1,7 milioni di euro l’anno;
• perché ,nel costo totale, sono stati calcolati quasi 1,3 milioni annui di morosità;
• come verranno spesi i 54.000 euro annui per computers e software;
• e… gli 8.500 euro annui di affitti per la Società mista che il Comune intende attivare.
Se l’Amministrazione Comunale vorrà veramente incassare quanto previsto nell’allegato alla delibera su citata le spese condominiali che ogni famiglia residente nel Progetto C.A.S.E e M.A.P dovrà pagare saranno molto più alte di quelle riscosse in tutta Italia. Vero o no? Parliamone Sindaco , magari in un incontro pubblico da Lei organizzato. Scoprirà che gli aquilani tutti reclamano il loro diritto alla informazione corretta alla trasparenza diffusa e alla partecipazione non mediata, soprattutto dopo il 6 aprile 2009.