L’AQUILA: – L’anno scolastico in Abruzzo riparte ufficialmente con la campanella che torma a suonare per 179.465 giovani, in leggera diminuzione rispetto all’anno scorso, visto il calo di 547 unità. E’ quanto riporta il quotidiano online del Messaggero Abruzzo. Secondo il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale abruzzese, Ernesto Pellecchia, la nuova avventura che terminerà il 11 giugno prossimo (avendo anticipato il rientro), inizia con minori criticità rispetto allo scorso: il personale docente e degli assistenti tecnici amministrativi, compresi i bidelli, è stato già assegnato. Assicurato anche «un adeguato organico per i posti di sostegno per alunni portatori di handicap».
«Il primo giorno è importante per gli alunni e le famiglie, abbiamo lavorato perchè questo momento fosse il più regolare possibile. Nonostante le difficoltà sempre crescenti dovuti a carenze di organico siamo in grado di assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico – spiega Pelleccha -. Se dovessero intervenire ulteriori criticità, ce ne faremo carico. Comunque, in tutta la regione la stragrande maggioranza dei docenti è al proprio posto, le operazioni per gli insegnanti in ruolo sono state completate nei tempi previsti – evidenzia -, nella passata settimana è stata definita anche la situazione dei supplenti. Tutti i posti annuali sono stati assegnati».
Prendendo in esame le singole province, emerge che ad aver la peggio, cioè a perdere più studenti, è stata Teramo seguita dal capoluogo di regione, L’Aquila, ancora alle prese con le conseguenze del terremoto. In controtendenza, invece, c’è Pescara, che ha visto un aumento di 185 unità.
A Teramo il numero degli alunni scende di ben 348 unità, con un numero di ragazzi che ammonta a 41.391 mentre all’Aquila saranno 37.841, 227 in meno rispetto all’anno scorso. A perderne meno c’è Chieti, che, con 53.652 ragazzi scende di sole 227 unità. Come detto, invece, a Pescara i giovani studenti aumentano di 185, per un totale di 46.581 alunni