L’AQUILA – di Nando Giammarini – Scelta scellerata quella del Ministero dell’Ambiente che ha imposto lo stop alla pratica del V lotto della SS 260 Picente da Montereale al confine con il Lazio. Meglio nota con la dicitura super strada L’Aquila Amatrice.
Per conoscenza ricordiamo che il V lotto riguarda 7 Km il primo stralcio da 3,6 K prevede una variante sulla SS 260 Picente e l’adeguamento del tratto esistente. Il secondo contempla una galleria per attraversare Aringo. Il tutto per un totale di 93.5 milioni di euro. Essa è un’arteria che, secondo la legge Obiettivo del governo Berlusconi, fu definita strategica e di rilevanza nazionale per il collegamento tra due Regioni: Lazio e Abruzzo. Io andrei oltre facendo riferimento ad una conferenza stampa tenuta, lo scorso 20 luglio 2020 nella sala Silone del Consiglio regionale tra il consigliere DEM Pierpaolo Pietrucci, l’allora sindaco di Amatrice Antonio Fontanella accompagnato dal consigliere Piergiorgio Monteforte , il Sindaco di Cagnano Amiterno, Iside Di Martino.
Importantissimo il progetto di Antonio Fontanella che aveva previsto il collegamento anche con l’Umbria e la Toscana rappresentando un’opportunità per tutto il Centro Italia. Con particolare interesse per le aree montane disagiate che attraverso una rete viaria efficiente può contare su una mobilità agevole con tempi di percorrenza ridotti. Significa pensare che in futuro ci potranno, come del resto già ora, essere degli accorpamenti di servizi tra comuni limitrofi con tempi brevi di percorrenza.
In quell’incontro si disse anche che l’Alto Aterno e l’Alto Velino, ad alta criticità sismica, necessitavano di una strada che potesse collegare in poco tempo il territorio. Ad onor del vero bisogna ricordare che Pietrucci, figlio dell’Alto Aterno originario di Cesaproba di Montereale, già nel luglio del 2018 aveva attuato uno sciopero della fame contro il ritardo “vergognoso e inaccettabile” per la realizzazione del IV lotto della super strada in questione. In quella circostanza l’unica cosa che seppero fare dei giovani paninari da strapazzo della Lega presentarsi sotto la sede del consiglio regionale a mangiare provocatoriamente panini con mortadella. La protesta ebbe successo ed i lavori ripresero.
Ora, in una situazione totalmente diversa, ci troviamo ad affrontare un problema ben piu’ grave poiche’ e’ il ministero a sollevare questioni che potrebbero fermare l’opera con il rischio di perdere il finanziamento del PNRR che ha tempi vincolanti per l’utilizzo. Il problema e’ nato a seguito del parere fornito dal ministero dell’Ambiente che contesta la suddivisione dei primi due stralci ,dei quali il primo è già stato finanziato con 22 milioni di ero del fondo per i crateri sismici cui va riunito quello relativo alla grande galleria che non e’ stata ancora progettata. La pratica ora è bloccata poichè ci sono alcuni passaggi burocratici da rivedere. Ciò è fuori ogni logica di buon senso. Su questo, lo dico e lo scrivo a chiare note, le genti oneste e laboriose che popolano le aree interne, cui con questa assurda presa di posizione si è dato un sonoro schiaffo in faccia, sono pronte alle barricate.
Il sindaco di Montereale Massimiliano Giorgi, da noi sentito ci ha espresso tutto il rammarico per una simile scelta arrivando a dirci: ”abbiamo dato l’anima, ci siamo spesi anche con L’Anas e la struttura commissariale del post sisma con fatica immane per questo progetto atteso da decenni ed ora rischiamo anche di perdere i fondi. Scriverò una lettera a Marsilio. Intanto anche l’Anas ha inoltrato un ricordo al TAR del Lazio.”
Arrabbiatissimo il consigliere DEM Pierpaolo Pietrucci che nell’esprimere solidarietà al Sindaco Giorgi e ad Antonio Marasco responsabile dell’Anas Abruzzo ci ha dichiarato: “lo dico con chiarezza, nessuno osi fermare l’iter dell’opera e nessuno pensi di sottrarre risorse all’Alto Aterno. Se solo si affacciasse un ipotesi del genere troverà un territorio sulle barricate ed io sarò in prima linea come già fatto nel passato a fianco dei cittadini e dei Sindaci”.
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