L’AQUILA – “Abbiamo aderito convintamente al presidio che, sabato scorso, ha animato i Quattro cantoni all’Aquila: ci siamo riconosciuti nell’appello lanciato da un gruppo eterogeneo e trasversale di cittadine e cittadini, giovani e adulti che non vogliono rassegnarsi a pensare che la nostra città sia violenta, divisa e respingente. Come loro, crediamo non possa esistere sicurezza senza comunità. Come loro, e con loro, vogliamo contribuire a rendere L’Aquila più inclusiva e vivibile, per tutte e tutti”.
Così una nota del Partito Democratico dell’Aquila sugli spazi pubblici in città.
“Ad oggi, in centro storico non sono presenti spazi pubblici condivisi dove la cultura sia accessibile e fruibile, aperti alle giovani e ai giovani: non c’è una scuola, non c’è una biblioteca, non c’è una sala cinema, una sala prove, non ci sono infrastrutture sportive.
L’amministrazione comunale – prosegue la nota – avrebbe dovuto aprire un percorso di partecipazione con le ragazze e i ragazzi, con le associazioni e gli attori del terzo settore, per progettare spazi per le attività, a partire da quelli appena riqualificati come l’ex asilo occupato. Al contrario, la giunta di destra non ha saputo fare altro che immaginare politiche repressive, tra multe ai giovani – per lo più stranieri – ‘colpevoli’ di sedere sui finestroni dei portici di Collemaggio e Daspo urbani.
Anzi: l’amministrazione sta facendo colpevolmente chiudere gli spazi che faticosamente vengono aperti in città.
E’ il caso della ludoteca “Il Piccolo Mondo” al Parco del Sole, spazio destinato a bambine e bambini.
Avevamo già denunciato come la ludoteca, nata a valle del progetto “Solo posti in piedi: educare tra i banchi”, ideato da nove associazioni culturali aquilane (Brucaliffo, Bibliobus, Koinonia, Nati nelle Note, Atelier Kontempo’raneo, FabLab L’Aquila, MuBAQ Museo dei Bambini L’Aquila, Uisp Comitato provinciale L’Aquila e Esprit Film) e selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fosse a rischio per l’indolenza, e l’incompetenza, dell’amministrazione comunale.
Siamo stati facili profeti.
Al termine della prima fase del progetto, nel giugno 2022, il Comune dell’Aquila avrebbe dovuto pubblicare un bando pubblico per l’affidamento triennale della gestione dello spazio, così da fornire una prospettiva stabile e duratura: non lo ha fatto. E così, dopo un primo periodo di chiusura la ludoteca ha potuto riaprire soltanto a seguito di una proroga di due mesi, concessa alle associazioni che avevano dato vita al progetto. Dunque, si è proceduto con un’altra proroga della durata di tre mesi fino a quando la ludoteca ha dovuto sospendere di nuovo le attività.
A quel punto, la giunta comunale ha autorizzato – a sorpresa – un nuovo affidamento diretto temporaneo, ma stavolta ad un’altra cooperativa. D’altra parte, è una bruttissima abitudine della destra cittadina preferire gli affidamenti diretti e le proroghe continue alla pubblicazione di bandi pubblici che dovrebbero garantire l’erogazione puntuale ed efficiente dei servizi oltre che la piena trasparenza degli atti amministrativi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la ludoteca è – di nuovo – malinconicamente chiusa”.
“Si è deciso scientemente di non pubblicare un bando a giugno 2022, al termine della fase sperimentale del progetto; si è proceduto di proroga in proroga fino a ‘cacciare’ dalla ludoteca le associazioni che l’avevano creata e che, in pochi mesi, avevano costruito uno spazio aperto e accogliente, dove si erano susseguiti centinaia di eventi tra laboratori, gioco libero e flash mob, e che era divenuto imprescindibile per le famiglie aquilane. Si è affidato lo spazio ad un’altra realtà in via provvisoria, ed ora lo si è lasciato chiudere di nuovo, per l’incapacità – o la mancata volontà? – di pubblicare un bando pubblico e trasparente che la città attende da 17 mesi.
È davvero una vergogna”, termina il PD.
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