L’AQUILA – Si è svolta oggi a L’Aquila presso l’Auditorium del Parco, la giornata di studio dal titolo “Fare Spazio, nuovi ambienti per la città” promossa dall’Università degli Studi dell’Aquila – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile – Architettura e Ambiente e dalla Fondazione Carispaq.
Hanno partecipato in rappresentanza del Comune dell’Aquila l’Assesssore Paola Giuliani, il Direttore del DICEAA dell’ateneo aquilano Pierluigi De Berardinis e il Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri ed il Segretario Generale della stessa Fondazione David Iagnemma. Tanti gli esperti che si sono confrontati nei due panel previsti dal programma e nella tavola rotonda finale. Nella mattinata si è parlato di riqualificazione dello spazio urbano esperienze a confronto con Annalisa Metta (Università Roma 3); Manuel Tavora (Director de diseno de Escofet Barcelona); Valentina Cocco (Roma Capitale) e Margherita Manfra ( Orizzontale Architettura). Nel pomeriggio, invece, la sessione è stata dedicata interamente all’esperienza della ricostruzione post sisma focalizzando l’attenzione sui nuovi spazi urbani a L’Aquila con l’intervento di Roberto Evangelisti del Comune dell’Aquila e di Francesco Giancola dell’Università dell’Aquila.
A 14 anni dal terremoto l’iniziativa ha voluto fare il punto sullo stato della ricostruzione del centro storico della città dell’Aquila, focalizzando l’attenzione su alcuni interventi che hanno permesso di realizzare nuovi spazi pubblici, ideati come nuovi ambienti per la vita dei cittadini
“Il tema di ridisegnare lo spazio urbano è oggi fondamentale – ha dichiarato il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università dell’Aquila Pierluigi de Berardinis – perché indirizza verso una modernità legata all’economia circolare, al consumo del suolo e ad altri concetti simili che oggi sono predominanti anche nella progettazione. Qualche anno fa anziché Fare Spazio, il titolo scelto per questo incontro, avremmo parlato di come riempire lo spazio. In questo concetto di fare spazio il caso dell’Aquila è emblematico; dal momento in cui una città si sta ricostruendo e rigenerando ha posto anche il problema di riconquistare e riprogettare i suoi spazi urbani. Un concetto fondamentale oggi perché è sempre più dominante il pensiero che vede l’ambiente esterno diventare elemento di connotazione di una città sviluppata in maniera equilibrata”.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati dal Segretario Generale della Fondazione Carispaq, David Iagnemma, i numerosi interventi realizzati dalla Fondazione Carispaq nel post sisma, per oltre 8 milioni di euro, destinati al recupero di beni culturali identitari e la riqualificazione di spazi urbani per favorire l’aggregazione sociale e ricucire il tessuto delle relazioni
E’ un ruolo fondamentale quello svolto dalla Fondazione Carispaq che si è messa a disposizione e in ascolto delle necessità di rinascita della Comunità. Un impegno improntato al rispetto del principio di sussidiarietà nella collaborazione con le Istituzioni Pubbliche che ha visto la stessa Fondazione gestire direttamente, per molti degli interventi realizzati, tutte le fasi della progettazione e dei lavori, seguendo un percorso amministrativo innovativo previsto dalla riforma del codice degli appalti sin dal 2016 (opera pubblica a spese e cura di privato) ed in grado di assicurare la tempestiva esecuzione dei lavori.
Gli interventi per la città dell’Aquila previsti subito dopo il sisma hanno riguardato la messa in sicurezza della Basilica di Santa Maria di Collemaggio e i restauri di Porta Napoli, della Chiesa della Madonna Fore, del cassettonato ligneo della Basilica di San Bernardino.
Dal 2016 in poi la Fondazione Carispaq è intervenuta, seguendo direttamente tutte le fasi, sulla riqualificazione del Parco del Castello, sul restauro del Torrione con la sistemazione dell’area circostante, sul restauro del soffitto della sagrestia monumentale della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, sulla riqualificazione di Piazza Regina Margherita e di Largo Tunisia. Tutti interventi che hanno riconsegnato alla Comunità luoghi di positiva interazione e socialità per i cittadini, processo importante tanto quanto la ricostituzione dell’ambiente fisico.
“In questi anni la Fondazione Carispaq – ha dichiarato il Presidente Domenico Taglieri – ha riconsegnato alla Città luoghi importanti per la vita e la socialità della Comunità aquilana. L’idea che ci ha guidato nella riqualificazione di alcuni spazi urbani d’intesa con l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza, è stata quella di una ritrovata modernità con l’obiettivo di contribuire alla rinascita dell’Aquila, sempre nel rispetto dei valori di conservazione, ma interpretando anche l’animo di una popolazione, quella aquilana, che in qualche modo, nel processo di ricostruzione, vuole personalizzare il proprio futuro”.
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