L’AQUILA – Hanno nomi diversi in base al social che frequentano ma il concetto non cambia la sostanza: siamo in un mondo di influencer e la parola è giusta perché questa categoria particolare di persone influenza la vita di tanti, finanche arrivando a cambiare quella della maggioranza degli utenti.
Una dimensione – quella dell’influencer – impensabile fino a dieci anni fa. Nel mezzo è cambiato il mondo e il tutto si deve alla vetrina di primissimo piano, indiscutibile ed oggi incontestabile, che è quella dei social network: dall’apripista Facebook fino al più recente beReal, l’ascesa dei social network è stata inarrestabile. Non è più un segreto ma la realtà: i social network oggi dettano le regole del mercato e della realtà.
Sono un punto di confronto necessario con cui misurarsi e su cui tentare la sfida del futuro. Anche perché le previsioni per il prossimo decennio vanno tutte nella stessa direzione: i social resteranno vetrina privilegiata e l’età dell’oro non si è ancora del tutto realizzata. Significa che la crescita sarà praticamente continua e riguarderà tutti i campi.
Agli esperti dei social, quelli che abbiamo definito influencer, sono affidati il presente ed il futuro della divulgazione digitale, ma anche del marketing, della vendita e degli acquisti. Tutto, anche con l’impatto dell’Intelligenza Artificiale che arriva a creare anche influencer virtuali, come nel caso della discussa campagna social Open to Meraviglia, affidata appunto ad una influencer virtuale.
Ogni regione d’Italia offre oggi i suoi professionisti social: Chiara Ferragni ha inaugurato il “mestiere” a Milano, seguita poi da una schiera di seguaci di tutti i sessi. In Friuli ha spopolato prima Taylor Mega, poi tutti gli altri che oggi sono famosi a livello nazionale e non.
Ed in base alla piattaforma cambiano i nomi: i blogger sfruttano i blog, gli streamer invece le piattaforme di streaming, i gamer invece le piattaforme di gaming, categoria questa in forte ascesa data anche la popolarità del mondo del gaming in tutto il mondo. Solo in Italia 14 milioni di gamer, il 32% della popolazione della Penisola.
La sostanza, però, non cambia: creatori di contenuti da social che influenzano, spesso cambiano, la vita di milioni di persone e che oggi hanno in mano il monopolio del mercato e del marketing. Segno di tempi che sono cambiati e che con l’affacciarsi di nuovi utenti cambieranno ancora. La costante però sarà sempre la stessa: i social protagonisti indiscussi di un panorama che non solo hanno influenzato ma che hanno in parte contribuito a creare.
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