L’AQUILA – “In Consiglio Comunale, come gruppo di L’Aquila Coraggiosa, abbiamo rivolto degli interrogativi al Sindaco Pierluigi Biondi relativi alla scelta di collocare la Casa di Comunità all’interno del Delta 7 dell’Ospedale, già occupato. Ovviamente non abbiamo ricevuto nessuna risposta.”
Lo scrivono i consiglieri comunali Lorenzo Rotellini e Simona Giannangeli.
“Abbiamo chiesto semplicemente se fosse a conoscenza di questa decisione, – aggiungono Rotellini e Giannangeli – visto che il Sindaco dovrebbe essere il garante della salute dei suoi cittadini, e se fosse a conoscenza del progetto gestionale della ASL1 in merito alla Casa di Comunità. Il Sindaco però era troppo impegnato nell’evento di inizio campagna elettorale di Marsilio a Pescara e nella consegna delle spille a Roma ai presidenti di Camera e Senato. Un sindaco che è sempre meno presente qui a L’Aquila, che fa finta di non accorgersi di come si stia sempre di più privatizzando la sanità in questo territorio. Si sta scegliendo di non investire i soldi del PNRR per andare verso una sanità territoriale, scordandosi quanto ci ha insegnato la Pandemia.”
“Ricordiamo come le Case di Comunità sono strutture programmate e finanziate dal PNRR aperte 24 h su 24 per 7 giorni alla settimana per offrire alla cittadinanza assistenza sanitaria e sociosanitaria che devono essere “facilmente riconoscibili e raggiungibili” e devono garantire assistenza medica, infermieristica, psicologica e sociale oltre che identificare i bisogni sanitari del territorio e orientare i cittadini e le cittadine verso la risposta più efficace per il loro problema – aggiungono ancora i due consiglieri – . Scopo di queste strutture è non solo offrire servizi di prossimità ma anche decongestionare gli Ospedali. È evidente che a fronte di queste caratteristiche la collocazione all’interno dell’Ospedale è inspiegabile e concentra in un unico luogo l’assistenza ospedaliera e quella territoriale contraddicendo il principio stesso di territorialità. Inoltre, si concentrerebbe l’assistenza sanitaria a L’Aquila Ovest lasciando sguarnito il territorio ad Est della città.”
“La ASL 1 con 90 milioni di debiti forse vuole sfruttare i soldi per le Case di Comunità per sopperire alle proprie mancanze per risistemare il Delta 7?
Mai sia che l‘Europa ci chieda indietro i finanziamenti per le scelte sbagliate di Marsilio e Biondi, per tutelare la nostra città scriveremo una nota al Prefetto.” – concludono.
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